Affondata la nave cargo russa Ursa Major nel Mediterraneo

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La nave cargo russa Ursa Major, di proprietà della compagnia Oboronlogistika, legata al Ministero della Difesa russo, è affondata il 23 dicembre 2024 nelle acque internazionali tra la Spagna e l'Algeria. Secondo quanto dichiarato dalla compagnia, l'affondamento sarebbe stato causato da un attacco terroristico, sebbene non siano stati forniti dettagli su chi potrebbe aver perpetrato l'attacco né sulle motivazioni dietro di esso.

L'evento, avvenuto alle 13:50 ora di Mosca, è stato caratterizzato da tre esplosioni consecutive a tribordo, nella zona di poppa della nave. La Ursa Major, che trasportava solo 806 tonnellate di carico su una capacità totale di 9.500 tonnellate, era stata utilizzata in passato per le operazioni del "Syrian Express". La nave, sottoposta a sanzioni, era destinata a rifornire di materiale strategico il "Project 10510", la più grande centrale nucleare galleggiante mai realizzata.

Le prime informazioni sull'incidente parlavano di un semplice incidente, ma successivamente è emersa l'ipotesi di un coinvolgimento dei servizi segreti ucraini. Tuttavia, Mosca ha ufficialmente dichiarato che si tratta di un attacco terroristico, senza citare possibili responsabili. La compagnia Oboronlogistika ha ribadito la sua convinzione che l'affondamento sia stato il risultato di un attacco mirato, basandosi sulle testimonianze dei membri dell'equipaggio.

L'affondamento della Ursa Major ha sollevato numerosi interrogativi e ha attirato l'attenzione internazionale, data la natura del carico e le circostanze dell'incidente.