Il mistero della morte di Giacomo Leopardi

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A 188 anni dalla morte di Giacomo Leopardi, il celebre poeta recanatese, il mistero che avvolge le circostanze della sua scomparsa rimane irrisolto. Nato a Recanati il 29 giugno 1798, Leopardi morì a Napoli il 14 giugno 1837. La recente miniserie "Leopardi – Il poeta dell'infinito", diretta da Sergio Rubini e trasmessa su Rai 1 il 7 e 8 gennaio 2025, ha riacceso l'interesse per la vita e la morte del poeta, presentando una nuova interpretazione della sua figura, lontana dagli stereotipi tradizionali.

La miniserie, che ha visto Andrea Pennacchi interpretare Antonio Fortunato Stella, editore degli Idilli e delle Operette morali, ha ottenuto un notevole successo di pubblico nonostante alcuni problemi tecnici, come l'audio spesso poco chiaro. Pennacchi, figlio di un tipografo, ha dichiarato di essersi sentito particolarmente coinvolto nel ruolo, girando le scene all'interno dell'Antica Tipografia Portoghese di Altamura, un'esperienza che ha definito come un ritorno alle origini.

La vita di Leopardi, caratterizzata da uno "studio matto e disperatissimo", è stata segnata da numerosi interrogativi, molti dei quali riguardano le circostanze della sua morte. Diverse versioni sono state fornite nel corso degli anni, ma nessuna è riuscita a dissipare completamente il mistero. La miniserie di Rubini ha cercato di presentare un Leopardi inedito, un genio fragile e sublime, lontano dall'immagine del semplice studioso introverso.

L'accurato lavoro di ricostruzione biografica e storica, nonché l'impeccabile scenografia, hanno contribuito a catapultare lo spettatore nell'Italia di inizio Ottocento, offrendo una visione più completa e sfaccettata della vita del poeta.