C'è un nuovo caso che ricorda quello di Al Masri: un altro capo della milizia libica, accusato di crimini contro l'umanità, in Italia

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A parlarne è Repubblica. Accompagnato da alti papaveri del governo libico, ha fatto visita al ministro C’era andato lo scorso luglio, in occasione della finale del campionato libico ospitata dall’Italia, a Roma e oggi è tornato nuovamente. Si chiama Abdel Ghani al-Kikli, conosciuto anche come Gheniwa, dal 2021 capo dello Stability Support Apparatus, milizia attiva a terra e a mare, e, scondo quanto riporta Alessia Candito su Repubblica, per l’Onu “ripetutamente coinvolta in violazioni e abusi” e per il dipartimento di Stato Usa responsabile di “crimini contro l’umanità nelle prigioni di Ayn Zarah e Abu Salim”. (Open)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Abdul Ghani al Kikli, il libico che ha visitato il ministro Adel Jumaa ricoverato allo European Hospital di Roma, risulta titolare di un visto Schengen rilasciato da Malta nel 2023 e valido fino al 25 novembre 2025 che gli permette di muoversi in area europea senza problemi. (Alto Adige)

L'ong: accusato di 501 episodi di tortura. Protagonista è Al Kikli che a Roma ha fatto visita in ospedale al ministro degli Interni Amer. (Avvenire)

Il capo della milizia libica Stability Support Apparatus, accusato di crimini contro l'umanità, è nella capitale in visita al ministro degli Affari Interni di Tripoli Adel Jumaa Amer, ricoverato a Roma (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Roma, 21 mar. – Abdul Ghani al Kikli, il cittadino libico che si è recato a Roma per fare visita al ministro Adel Jumaa ricoverato in un ospedale della capitale, ha un visto Schengen e non è ricercato. (LAPRESSE)

Le sue spiccate doti professionali, unite all’empatia, al profondo senso di umanità e del dovere, lo hanno reso un punto di riferimento indiscusso per cittadini e colleghi. Per lui, sempre disponibile e cordiale, oggi è l’ultimo giorno di servizio attivo. (Frosinone News)

A Roma sono arrivati anche esponenti di rango del governo e della classe dirigente vicina al premier Abdul Hamid Mohammed Dbeibeh. (la Repubblica)