Ultima Generazione denuncia Cracco per rapina: "ci ha rubato un telefono"
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La telenovela imbastita dagli attivisti di Ultima Generazione che vede come suo malcapitato protagonista Carlo Cracco è giunta alla terza puntata e, come da tradizione per questo tipo di racconto seriale, i suoi autori hanno ormai intrapreso la strada del grottesco. Nel loro insistere perché il ristorante in Galleria Vittorio Emanuele dell’ex giudice di Masterchef diventi una sorta di mensa della Caritas una volta alla settimana (ogni giovedì, hanno pure già scelto quale giorno), sono arrivati alla terza iniziativa, stavolta dentro il ristorante: entrati con regolare prenotazione, hanno poi iniziato la loro protesta, versando vino sul tavolo e srotolando uno striscione. (Dissapore)
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Ultima generazione, nuova protesta da chef Cracco Nuova azione di Ultima Generazione da Cracco: gli attivisti sono tornati al ristorante dello chef in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano per il terzo blitz nel giro di una settimana, portando avanti la campagna chiamata “Il Giusto Prezzo”. (inItalia)
I manifestanti (tre ragazze) sono entrati nel ristorante e hanno ordinato tre bicchieri di vino. "Lo chef Carlo Cracco ha rubato il telefono a un'attivista di Ultima Generazione". (Today.it)
Tuttavia, le modalità di protesta in stile "lotta di classe" sollevano importanti interrogativi sulla loro reale efficacia e sull’equità di colpire figure simboliche, spesso considerate più come ambasciatori di qualità e cultura che come colpevoli delle problematiche sistemiche da denunciare. (il Giornale)

Dopo il blitz di mercoledì – nel corso del quale avevano chiesto allo chef di offrire pasti gratuiti una volta alla settimana come “gesto simbolico per sostenere chi sta affrontando difficoltà, dimostrando che la buona cucina può essere anche un atto di solidarietà” – gli attivisti sono tornati protestare… (La Repubblica)
In tre si sono presentate nel ristorante di Carlo Cracco in Galleria Vittorio Emanuele II, munite di regolare prenotazione. Una delle tre ragazze è salita in piedi sul tavolo, l'altra ha srotolato uno striscione con la scritta 'Il giusto prezzo'. (MilanoToday.it)
Alla sua richiesta di restituzione, lo chef ha risposto ‘assolutamente no’ e ha continuato ad andarsene. Sconvolte, le ragazze si sono sedute per terra per venti minuti mentre i clienti venivano allontanati. (CremonaOggi)