Zelensky, dopo lo scontro con Trump crescono i consensi in Ucraina: tra choc e paura Kiev si stringe al presidente

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ilmessaggero.it ESTERI

Più il popolo ucraino viene attaccato e più si stringe intorno al proprio leader, chiunque sia in quel momento. Se con l’aggressione verbale nell’incontro alla Casa Bianca l’obiettivo di Donald Trump e del suo vice J. D. Vance era quello di fare apparire Volodymyr Zelensky un presidente fragile per portarlo alle dimissioni, il progetto è fallito. Il giorno dopo, l’Ucraina era sotto choc per la violenza delle espressioni usate nel colloquio, ma in grande maggioranza ha espresso sostegno al suo comandante in capo. (ilmessaggero.it)

Su altri media

Trump, attesa oggi la decisione sulla sospensione degli aiuti a Kiev Il Presidente degli Stati Uniti presenzierà oggi ad un incontro con alti funzionari, tra cui il segretario di Stato Marco Rubio e il segretario alla Difesa Pete Hegseth, per discutere delle misure da adottare nei confronti dell'Ucraina a seguito del disastroso incontro di venerdì scorso con il Presidente ucraino Zelensky che ha mandato in fumo qualsiasi possibilità di mettere fine all'escalation diplomatica tra Ucraina e Stati Uniti. (Il Giornale d'Italia)

Le regole della Community (The Insider)

Riscrive in versione Far West + Sopranos il dialogo tra gli Ateniesi e i Meli c… «This is gonna be great television», ha esclamato Trump al termine dell’incontro alla Casa Bianca, il 28 febbraio. (La Stampa)

Guerra Ucraina, ultimatum di Trump a Zelensky: «Non lo sosterremo a lungo». Il presidente Usa pronto a sospendere gli aiuti

Il nuovo ordine mondiale nato venerdì scorso a parole, potrebbe presto uscire dallo Studio Ovale e condizionare gli equilibri dell’Europa e della guerra in Ucraina. Si tratta di munizioni, armi e formazione che in questi tre anni hanno permesso all’Ucraina di resistere all’invasione russa e fermare l’avanzata del Cremlino verso Kiev, che senza Washington sarebbe avvenuta in poche settimane, sostengono quasi tutti gli analisti. (ilmessaggero.it)

Il guru di Omaha ha scelto di liquidare partecipazioni importanti e il mercato si interroga sui perchè (Il Sole 24 ORE)

Per di più l’ha fatto in inglese, una lingua che il nostro presidente ha appreso da poco e parla ancora male. Insomma, tra lui e il suo entourage si sono preparati male all’incontro di Washington, non avevano una chiara strategia, pur avendo in mano tutti gli elementi per pianificarla a tavolino e non farsi cogliere impreparati. (Corriere della Sera)