Cop 29: dietro impegni ingannevoli, le relazioni pericolose dei petro-Stati (anche con l’Italia)
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Fiumi di petrolio e miliardi di metri cubi di gas. Difficile osservare cosa accade alla 29esima conferenza delle Nazioni Unite sul clima che si è appena aperta in Azerbaigian, senza pensare ai combustibili fossili. E, nell’attesa che a Baku arrivi anche la premier Giorgia Meloni, mercoledì 13 novembre, anche a quelli che l’Italia importa dal Paese ospitante. Con una media di circa il 15% dell’import totale, l’Azerbaijan è tra i primi fornitori di petrolio della Penisola, a cui esporta circa il 20% della sua produzione di gas. (Il Fatto Quotidiano)
Su altre fonti
Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres parla leader mondiali alla Cop29 di Baku, in Azerbaijgian. "Non c'è tempo da perdere. Sulle finanze per il clima, il mondo deve pagare o l'umanità ne pagherà il prezzo", ha avvertito Antonio Guterres. (Il Sole 24 ORE)
Una città fondata sul petrolio. È Baku, capitale dell’Azerbaijan, dove si svolge Cop 29, la 29esima Conferenza delle parti sul clima organizzata dalle Nazioni Unite. (WIRED Italia)
Borrell: "Condanno i raid di Israele a Gaza, si parla di pulizia etnica" Per Israele, dopo la vittoria elettorale di Donald Trump, è “arrivato il momento di annettere la Cisgiordania". Lo ha dichiarato il ministro delle Finanze israeliano, Bezalel Smotrich, durante una riunione di Sionismo Religioso, il partito di estrema destra di cui è leader. (Il Giornale d'Italia)
R: Intanto è una COP interessante, ma sembra un po’ anche una COP di transizione nel senso che c’è grande attesa per quella amazzonica di Belem il prossimo anno in Brasile. Si attende domani mattina in plenaria l’intervento della Premier Giorgia Meloni, mentre il Ministro per l’ambiente Pichetto Frattin dovrebbe arrivare la prossima settimana. (Il Giornale d'Italia)
Clima, foto di famiglia dei leader mondiali a Baku: al via la Cop29 12 novembre 2024 (Il Sole 24 ORE)
Baku. La prima giornata di lavori della Cop29 di Baku sembra uno scherzo, ma fa riflettere sul possibile sconfortante esito dell’annuale conferenza planetaria sul clima. (la Repubblica)