MUSICA Zangirolami e la magia della Taranta: «Un’emozione che porterò sempre dentro»

Reduce da un’esperienza che l’ha segnato profondamente, non solo a livello professionale, Riccardo ha rilasciato un commento a caldo per le pagine de “il Cittadino”: «Una sensazione indescrivibile: l’emozione prima di salire sul palco, tutta l’energia che arrivava dal pubblico: un’accoglienza mai vista prima - ha detto ieri mattina, mentre era in viaggio di ritorno verso casa -. Quello che porterò con me di questa avventura, non ha solo a che vedere con la musica: la cosa più bella in assoluto è stata la sensazione di sentirmi parte di una grande famiglia». (Il Cittadino)

La notizia riportata su altri media

Un incontro dapprima timido, per lo più legato agli artisti di casa che avevano avuto successo, e poi via via sempre più deciso e senza remore. Ma oggi il connubio tra tradizione e mainstream, diventato colonna portante di un format da centinaia di migliaia di spettatori e diretta Rai sembra destinato a un ripensamento. (quotidianodipuglia.it)

Leggi tutta la notizia I vini rosati di Negroamaro e... (Virgilio)

Malori, intossicazioni da alcol, ricoveri. Sul palco, musica e artisti, in piazza, oltre 200mila presenze. (La Repubblica)

Almeno 4 motivi per cui il mondo ci invidia

Ieri sera, sabato 24 agosto, la piazza di Melpignano (LE) è esplosa nel segno di “Generazione Taranta”, il leit motiv della 27esima edizione de “La Notte Della Taranta”. Il producer, con il supporto del giovanissimo Riccardo Zangirolami come direttore dell’orchestra popolare, ha ripreso (riuscendoci, in parte) il percorso iniziato dall’edizione record organizzata da Dardust. (Il Fatto Quotidiano)

Diversa, moderna, contaminata. Così è stata la Notte della Taranta del mastro concertatore Shablo, celebratasi sabato 24 agosto a Melpignano, in provincia di Lecce. Trenta brani in cui tradizione e musica pop si sono mischiati su un palco che al logo della taranta cancellato dall’artista Emilio Isgrò affiancava due tarantole di cartapesta provenienti da Putignano. (Sky Tg24 )

Ci sono quattro entità salentine che, in diversi ambiti e per diversi meriti, il mondo ci invidia. Sono tre personalità ed un evento, si tratta dell’allenatore della nazionale maschile italiana di pallavolo Ferdinando Fefè De Giorgi, l’étoille del Teatro alla Scala di Milano Nicoletta Manni, il docente di informatica e imprenditorialità giovanile Daniele Manni (questi ultimi due non sono legati da parentela, almeno relativamente alle ultime generazioni) e La Notte della Taranta. (Il Gallo)