Sinner, McEnroe suo coach? «Se part-time perché no? Jannik spacca la palla»
Articolo Precedente
Articolo Successivo
«Sinner non colpisce la palla, la spacca! Gioca così veloce che non dà il tempo all’avversario di pensare. Ha distrutto il povero De Minaur! Siamo entrati nell’era dei grandi picchiatori. Più alti, più potenti, più violenti. E date retta a me: Joao Fonseca è il prossimo Sinner». Parole di John McEnroe, 65 anni, al Corriere della Sera. «Cahill lascia Jannik? Darren è un amico, lavoriamo insieme in tv, lo conosco da molto tempo. (ilmessaggero.it)
Ne parlano anche altri giornali
Australia andiamo, è tempo di migrare. Proviamo quindi a leggere tra i fondi del caffè di Melbourne. (Corriere della Sera)
Foto Ray Giubilo Jannik Sinner sembra in questo momento avere un passo decisamente diverso rispetto ai suoi avversari. Lo dicono i risultati e lo dice anche la classifica, con l’altoatesino, fresco vincitore agli Australian Open del terzo titolo Slam della sua carriera, che è sempre più in vetta alla classifica ATP. (TennisItaliano.it)
«Il dolore quando perdo è più forte perché noi esseri umani siamo maggiormente attaccati alle cose che non abbiamo e ci sfuggono, piuttosto a ciò che abbiamo. È più intenso il dolore di una sconfitta o la gioia per una vittoria, Jannik? (IlNapolista)
Il numero uno del mondo è come una macchina di Formula Uno: per spingere al massimo, tutto deve essere perfetto, e per farlo c’è bisogno di mantenere dei segreti, lontano da occhi indiscreti. Dopotutto, durante i gran premi, quante volte vediamo i meccanici abbassare le saracinesche dei box per non far entrare nessuno, lavorare in pace ed evitare che qualcuno inquadri qualche particolare della monoposto che potrebbe interessare la concorrenza? Allo stesso modo agli Australian Open Sinner si è allenato quasi sempre lontano dai riflettori, nei campi indoor, al sicuro da occhi indiscreti se non per pochissimi minuti a sessione, quando le telecamere, sempre “scortate” da qualcuno dell’organizzazione, potevano riprendere il lavoro del numero uno del mondo e del suo team. (La Gazzetta dello Sport)
Il 23enne di Sesto Pusteria non ha nascosto di voler convincere il tecnico australiano a continuare oltre la fine del 2025, ma per ora la decisione di Cahill sembra irremovibile. Una scelta che apre tante prospettive, a partire dall'ingresso del team di Sinner di un nuovo allenatore di fama internazionale e fra i nomi più in voga rimane quello di John McEnroe. (Sport Mediaset)
Il 2025 è iniziato nel migliore dei modi, con un altro trionfo agli Australian Open: terzo Slam per Jannik Sinner, che si conferma campione nella terra dei canguri. Un successo clamoroso, costruito alla perfezione, con un lavoro incessante, con dedizione e sacrifici. (Liberoquotidiano.it)