Autovelox irregolari: sequestrati impianti in tutta Italia, due a Reggio Emilia

Autovelox attivi ma non a norma. E scatta il sequestro, con il rischio reale di annullamento delle multe e restituzione delle somme. E’ partita da Cosenza a distanza di un anno dall’emissione di un analogo provvedimento che poi però non ha avuto seguito, la disattivazione, da parte della Polstrada, delle strumentazioni di controllo della velocità ritenute illegali. Il rappresentante legale della società appaltatrice e che fornisce i dipositivi alle amministrazioni comunali è stato denunciato in stato di libertà per frode nella pubblica fornitura. (Gazzetta di Parma)

Se ne è parlato anche su altre testate

Se non hai pagato la sanzione Dopo il sequestro degli autovelox T-Exspeed v.2.0, dichiarati illegittimi per il rilevamento delle violazioni della velocità, molti cittadini si stanno chiedendo come ottenere il rimborso delle sanzioni. (StatoQuotidiano.it)

E’ caos dopo il sequestro preventivo degli autovelox “T-EXSPEED v 2.0” disposto dalla procura di Cosenza non solo nella cittadina calabrese, ma anche in diverse altre zone d’Italia, tra cui Reggio Emilia e Formigine, in provincia di Modena. (Corriere della Sera)

Arcola (La Spezia), 31 luglio 2024 – Un fulmine a ciel sereno, che ora però potrebbe portare a una pioggia di ricorsi. (LA NAZIONE)

Nell’ambito dell’azione di controllo dei Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Latina, per contrastare il fenomeno delle violazioni in materia ambientale presso i principali impianti di trattamento di rifiuti in provincia di Frosinone, al termine di una complessa attività di controllo, svolta con la collaborazione tecnica di ARPA Lazio – Sezione di Frosinone, è stato denunciato in stato di libertà l’Amministratore Unico di una società operante nel settore del trattamento e recupero dei rifiuti non pericolosi, sita nella zona industriale di Anagni. (Frosinone News)

ANAGNI – Nell’ambito dell’azione di controllo dei Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Latina, per contrastare il fenomeno delle violazioni in materia ambientale presso i principali impianti di trattamento di rifiuti in Provincia di Frosinone, al termine di una complessa attività di controllo, svolta con la collaborazione tecnica di Arpa Lazio – Sezione di Frosinone, veniva denunciato in stato di libertà l’Amministratore Unico di una società operante nel settore del trattamento e recupero dei rifiuti non pericolosi, sita nella zona industriale di Anagni. (Cronache Cittadine)

Il Codacons ha deciso infatti di presentare un esposto alla Corte dei Conti dell’Emilia Romagna – e alle Corti delle altre 9 regioni dove erano installati gli apparecchi al centro dell’inchiesta – volto a verificare possibili danni erariali per le casse pubbliche". (il Resto del Carlino)