Aspettativa di vita, rinuncia alle cure, personale sanitario: il disastro della sanità in Campania

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Orticalab INTERNO

Dall’aspettativa di vita al personale sanitario, passando per la rinuncia alle cure. Il quadro dipinto dal VII Rapporto sul Servizio sanitario nazionale della Fondazione Gimbe sulla sanità in Campania è a tinte a dir poco fosche. I freddi dati rivelano un sistema in forte difficoltà per tutto il Mezzogiorno, che si attesta in quasi tutti i rilevatori al di sotto della media nazionale. Cristallizzato il divario con il Nord. (Orticalab)

Ne parlano anche altri giornali

In Calabria la percentuale delle famiglie che hanno rinunciato alle prestazioni sanitarie nel 2023 è pari al 7,3% , poco meno della media nazionale (7,6%). (Il Lametino)

Rispetto al 2022, nel 2023 il budget per i “Servizi per la prevenzione delle malattie” è diminuito di ben 1.933 milioni di euro, un calo pari al -18,6%. Questi dati hanno suscitato l’allarme di molti esperti, tra cui il professor Ermanno Greco, presidente della Società Italiana della Riproduzione (S.I. (AssoCareNews.it)

La fotografia della sanità pubblica nel settimo rapporto pubblicato da Fondazione Gimbe Sistema vicino al punto di non ritorno (Friuli Oggi)

Sanità, chi può va negli ospedali privati. Ma in 4,5 milioni rinunciano a curarsi

L’evidenza del danno fatto negli anni dalle liste di attesa, che di fatto hanno tagliato fuori gran parte della popolazione dall’assistenza che secondo l’articolo 32 della Costituzione, dovrebbe essere garantita ai cittadini, è sotto gli occhi di tutti” dichiara in una nota il segretario nazionale della UGL Salute Gianluca Giuliano. (TuttOggi)

Mercoledì 9 ottobre 2024 – Secondo i dati del rapporto della Fondazione Gimbe sulle condizioni della sanità in Italia, c’è una frattura tra il Nord e il Sud. Ma in questo contesto Basilicata e Puglia sono le uniche regioni del Mezzogiorno ad essere “promosse” per quanto riguarda i Lea (Livelli essenziali di assistenza). (Ufficio Stampa Basilicata)

Ci sono due numeri che fotografano le difficoltà del sistema sanitario nazionale. Il secondo dato descrive una situazione non solo desolante, ma aggiunge anche che quella percentuale di incremento delle spese sanitarie a carico delle famiglie è perfino sottostimata: quasi 4,5 milioni di italiani nel 2023 hanno rinunciato a curarsi e di questi 2,5 milioni hanno fatto questa scelta perché non avevano soldi. (ilmessaggero.it)