Benfica-Bologna, orgoglio e identità. E giusto anche fare turnover
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Il Bologna è una squadra che ha amor proprio e orgoglio. E un’identità che non perde neanche quando l’allenatore mette in campo ben 8 riserve su 11, sia pure con un certo Ferguson tra queste. Ha fatto benissimo Italiano, anche col senno di prima, a fare massiccio turnover, perché a questo punto in Europa si gioca solo per l’onore mentre la partita con la Fiorentina di domenica vale tanto non solo… (La Repubblica)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Il secondo punto dell'avventura europea dei felsinei di Vincenzo Italiano, con altre due partite da giocarsi e sei potenziali punti che potrebbero permettere al Bologna di entrare in extremis in zona playoff. (TUTTO mercato WEB)
Il Bologna esce dallo stadio da Luz tra gli applausi ma, di fatto, anche dalla Champions. Lo 0-0 col Benfica, arrivato al termine di una partita condotta alla pari, ma per lunghi tratti persino dominata in termini di gioco e possesso palla, non cambia le sorti della classifica, mossa appena di un punto mentre la soglia minima di qualificazione si alza a 8, con due partite ancora da giocare. (La Repubblica)
CLASSIFICA - PAGELLE (Sky Sport)
Il commento di Lewis Ferguson al termine della gara: “Abbiamo fatto un buon punto su un campo difficile contro una squadra con giocatori molto forti. Nel primo tempo abbiamo creato tanto, nella ripresa il Benfica ha pressato molto e noi abbiamo difeso bene e con intensità. (Bologna FC)
L'ultimo posto buono sul treno per i playoff adesso è lontano 6 punti e a due giornate dal termine, i rossoblù si aggrappano giusto alla fredda logica dei numeri. Che sarebbe stato duro questo viaggio s'era capito dopo il pari all'esordio con lo Shakhtar. (Quotidiano Sportivo)
Un punto per la gloria. Il Benfica è più scena che sostanza e si quieta subito dopo il gol in avvio di Pavlidis, annullato dalla Var per fuorigioco. (Corriere della Sera)