Piazza Affari: andamento rialzista per A2A

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LA STAMPA Finanza ECONOMIA

Utility lombarda A2A FTSE MIB azienda di servizi di pubblica utilità Punta con decisione al rialzo la performance dell', con una variazione percentuale dell'1,88%.L'analisi del titolo eseguita su base settimanale mette in evidenza la trendline rialzista dipiù pronunciata rispetto all'andamento del. Ciò esprime la maggiore appetibilità verso il titolo da parte del mercato.Il panorama di medio periodo conferma la tendenza rialzista dell'. (LA STAMPA Finanza)

Ne parlano anche altre testate

L’energia scorre potente non solo attraverso le reti di A2a, ma anche nelle vene della sua performance economica. Questo notevole aumento dell’utile rappresenta non solo un eccellente ritorno economico, ma riflette anche l’efficacia della strategia aziendale attuata dalla direzione. (Nuove Cronache)

È stato un semestre di ottimi risultati per A2A. (brescia.corriere.it)

Utile in crescita del 74% , ebitda che sfiora gli 1,3 miliardi di euro, investimenti in crescita del 12% e revisione al rialzo delle guidance per il 2024. E’ questa la fotografia che emerge dal conto economico di A2a che continua a puntare sull’energia da fonti rinnovabili. (Il Sole 24 ORE)

Gruppo Hera, approvato il Piano di transizione climatica: 1° multiutility italiana con target Net Zero

Gli investimenti sono cresciuti del 12% a 553 milioni, destinati allo sviluppo di impianti fotovoltaici, al potenziamento ed efficientamento delle reti a supporto della decarbonizzazione, all’aumento della flessibilità degli impianti di generazione e al recupero di materia ed energia. (business24tv.it)

L'Ebitda sale a 1,28 miliardi (+45%), in crescita di 397 milioni rispetto all’anno precedente, mentre i ricavi calano a 6,091 miliardi (-24%), a causa prevalentemente della contrazione dei prezzi delle commodities energetiche. (la Repubblica)

Questo traguardo sarà perseguito con riferimento sia alle emissioni di gas serra dirette sia di quelle indirette, per una riduzione complessiva delle stesse intorno al 90% al 2050 (rispetto al 2019) e la rimozione di tutte le emissioni residue al termine del percorso di decarbonizzazione. (Il Giornale d'Italia)