Paola Egonu e le voci di mercato: il Galatasaray smentisce. Tutti gli scenari e il presunto malcontento
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Nella giornata di ieri si era parlato del presunto malcontento di Paola Egonu a Milano, emerso dal post pubblicato dall’accreditato giornalista turco Enes Yalniz sui suoi profili social. Secondo il cronista di TRT, l’opposto sarebbe scontenta al Vero Volley e si aspetterebbe una separazione a breve termine. Nell’immediato si sono accese diverse sirene di mercato sull’attaccante, al momento in recupero da un intervento chirurgico alle fosse nasali. (OA Sport)
La notizia riportata su altre testate
Ma è un'assenza con giustifica: ha infatti subito un intervento chirurgico alle fosse nasali, cui ha fatto seguito un percorso di recupero individuale. L'azzurra finora non ha ancora giocato una partita ufficiale con la maglia del suo club, la Numia Vero Volley Milano (La Gazzetta dello Sport)
Serie A1 femminile Squadra Vero Volley Monza Tanto tuonò che poi piovve. Si potrebbe affermare questo circa quello che potrebbe essere il futuro di Paola Egonu con la Numia ... (Virgilio)
Dalla Turchia rimbalza una voce clamorosa: Paola Egonu vuole lasciare Milano per tornare a Istanbul. «È scontenta al Vero Volley. (ilmessaggero.it)
Una giornata in bilico. A gettare il sasso nello stagno è il portale serbo Meridian Sport: Marco Raguzzoni, agente di Paola Egonu, in missione a Istanbul per un nuovo accordo con il VakifBank. (La Stampa)
Lo scenario rilanciato dai media del Bosforo è quello di un suo ritorno a Istanbul, sponda Vakifbank, dove Egonu aveva vinto la Champions League nel 2023, prima di trasferirsi a Milano. E ora, sempre più insistenti, dalla Turchia arrivano voci di un possibile divorzio addirittura a stagione in corso, drasticamente smentite dal club milanese. (Corriere della Sera)
Da diversi giorni si stanno diffondendo su vari organi di informazioni alcune voci che riguarderebbero una giocatrice scontenta ed in procinto di cambiare nuovamente squadra al termine della stagione. Tanto tuonò che poi piovve. (MilanoToday.it)