Niente più gas, la Transnistria rischia il tracollo
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In Transnistria 450mila persone sono senza acqua calda, il governo separatista ha introdotto dei blackout quotidiani programmati e tutte le industrie sono ferme. La sospensione dell’accordo per il transito del gas russo attraverso l’Ucraina il 1° gennaio ha messo letteralmente in ginocchio la piccola enclave filo-russa della Moldavia, che ora teme il collasso. Da quando la regione si è dichiarata indipendente dalla Moldavia nel 1990, senza essere riconosciuta da nessuno degli stati occidentali, Mosca vi ha sempre mantenuto una guarnigione di mille soldati per permettere ai rappresentanti politici (accusati dal governo ufficiale di Chisinau di essere fantocci del Cremlino) di amministrare il territorio e per scoraggiare le forze governative da qualsiasi intervento. (il manifesto)
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Noi no: siamo autonomisti. Il neo segretario della Lega Lombarda, Massimiliano Romeo: «La Meloni può istituzionalizzarsi quanto vuole, resterà sempre la destra. (La Verità)
Mentre il prezzo del gas sul mercato Ttf di Amsterdam resta sopra la soglia dei 50 euro al megawattora, gli analisti di Goldman Sachs avvertono che nei prossimi mesi, con il previsto calo delle temperature, le quotazioni dei future potrebbero lievitare in un range tra 63 e 84 euro al megawattora. (Il Fatto Quotidiano)