Manovra: Fazzolari, 'noi difendiamo davvero il ceto medio'
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"Siamo di fronte ad un caso di vero e proprio analfabetismo fiscale. O forse la sinistra per non incorrere nell’inevitabile effetto scalino auspica l’abolizione di tutti gli interventi sui redditi medio bassi". Lo dice sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari al Giornale sulle misure in manovra per il taglio del cuneo e riforma Irpef. "Solo per fare un paio di esempi, seguendo la logica di Repubblica, l’introduzione del cosiddetto bonus Renzi ha comportato, per i redditi tra 24 e 26 mila euro soggetti al décalage del beneficio, un’aliquota marginale effettiva Irpef del 79,5%", ricorda Fazzolari aggiungendo che "la successiva revisione operata del governo Conte 2 ha comportato, per i redditi tra 35 e 40 mila euro, un’aliquota marginale effettiva Irpef del 60,82%". (Civonline)
La notizia riportata su altre testate
Tuttavia, alcune analisi sollevano dubbi sull'effetto a cascata che si potrebbe verificare, portando a potenziali aumenti per alcune fasce di reddito specifiche. A partire dal 2025, dunque, l'Irpef sarà strutturata in tre aliquote, attraverso un intervento che si affianca alla conferma del taglio del cuneo fiscale in forma strutturale. (La Gazzetta dello Sport)
Ma ora potrebbe arrivare la beffa: non solo nella manovra (almeno per ora) non c'è alcuna sforbiciata all'Irpef, ma chi guadagna tra i 32 e i 40mila euro potrebbe addirittura pagare più tasse. Da settimane si parlava di taglio dell'Irpef soprattutto per il ceto medio, cioè i contribuenti con reddito lordo fino a 60mila euro annui. (leggo.it)
«Siamo di fronte ad un caso di vero e proprio analfabetismo fiscale. O forse la sinistra per non incorrere nell'inevitabile effetto scalino auspica l'abolizione di tutti gli interventi sui redditi medio bassi». (il Giornale)
"Siamo di fronte a un caso di vero e proprio analfabetismo fiscale": il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giovanbattista Fazzolari, lo ha detto in un'intervista al Giornale parlando delle critiche e delle ironie del quotidiano La Repubblica verso l'approccio del governo ai temi fiscali. (Liberoquotidiano.it)
Una aliquota aggiuntiva del 12 % per i redditi medi compresi tra i 32 e i 40 mila euro ha suscitato la reazione di alcuni media italiani. Immediata la reazione del ministero dell'Econmia e delle Finanze che parla di "interpretazione forzata e fuorviante". (Sky Tg24 )
Tuttavia il dibattito è acceso, con interrogativi su come queste modifiche influiranno sui conti pubblici e sulla distribuzione della pressione fiscale. (Ability Channel)