Elon Musk si sta già comportando da presidente ombra
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A poco più di una settimana dalle elezioni presidenziali che negli Stati Uniti hanno visto la vittoria di Donald Trump, Elon Musk ha già iniziato a fare ciò che aveva promesso: assumere un ruolo attivo nella formazione del governo della seconda amministrazione guidata dal Repubblicano. Nei mesi precedenti al voto, Musk è stato uno dei maggiori finanziatori di Trump, oltre che il suo sostenitore più fervente nella Silicon Valley (WIRED Italia)
Ne parlano anche altri media
Donald Trump incorona Elon Musk e Vivek Ramaswamy, i nuovi zar dell'efficienza governativa. Il tycoon ha annunciato la nomina del «grande Elon in collaborazione con il patriota Vivek» alla guida del Doge (acronimo del nuovo dipartimento per l'efficienza governativa), che punta a ridurre il peso della burocrazia e degli uffici federali e favorire la deregulation. (il Giornale)
Nell’epoca dei social in cui politica e comunicazione si intersecano anche grazie all’uso dell’intelligenza artificiale, la parola Doge (sigla di Departemnt of Government Efficiency) è già entrata nell’immaginario collettivo americano. (il Giornale)
L’idea di uno Stato minimo rimanda all’America di Ronald Reagan: «Se c’è una persona in grado di intraprendere questo compito è Musk – continua – Nelle sue aziende ha dimostrato spietate capacità di efficienza. (Corriere TV)
L’acronimo Doge, ovvero Department of Government Efficiency, è perfetto per Elon Musk. Doge come il capo del governo della Serenissima, doge come il cane giapponese di razza Shiba Inu, il meme che rappresenta la criptovaluta Dogecoin da lui prediletta; e doge come la smisurata ambizione di cambiare, dominare e mutare per sempre il mondo. (Avvenire)
“Smantellare la burocrazia governativa, ridurre le regolamentazioni eccessive, tagliare le spese inutili e ristrutturare le agenzie federali“. (Il Fatto Quotidiano)
È stato chiamato Department of Government Efficiency su idea di Musk che voleva un nome il cui acronimo fosse Doge, tributo alla criptov… New York — Elon Musk e Vivek Ramaswamy sono i nuovi “bad boys” di Donald Trump (la Repubblica)