Maxi furti in casa di Chiara Nasti e Zaccagni, sospetti sulla ‘colf-influencer’: “Derubati di…”

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Un gioco finito male quello della cameriera "influencer" assunta da Chiara Nasti e Mattia Zaccagni. Quando la coppia usciva per cena la loro lussuosa villa si trasformava in un set fotografico e la donna si scattava foto con capi firmati e le pubblicava su Facebook e Instagram. Abiti esclusivi ma anche gioielli. Si parla anche di un prezioso anello con rubino che sarebbe misteriosamente scomparso, scrive Repubblica a proposito della vicenda. (Golssip)

Se ne è parlato anche su altre testate

A mancare sarebbe anche un... In particolare, l'accusa è di aver rubato gioielli e vestiti firmati. (Virgilio)

Dopo la scomparsa di abiti, borse, preziosi e orologi del valore di centinaia di migliaia di euro, non ce l’ha più fatta. Chiara Nasti licenzia e denuncia la colf-influencer: l'accusa di averle rubato gioielli e oggetti di valore nella villa di Roma. (Gossip News)

L'accusa che la coppia vip rivolge alla ex collaboratrice domestica è di aver rubato nella casa della Camilluccia dove prestava servizio alcuni gioielli preziosi, tra cui un anello di rubini, che la donna aveva indossato per scattarsi foto da pubblicare sui suoi profili social. (ilmattino.it)

Mattia Zaccagni e Chiara Nasati hanno licenziato e denunciato la colf che era solita lavorare presso la loro villa nella zona di Roma Nord, alla Camilluccia: secondo quanto scrive Repubblica il calciatore della Lazio e la moglie hanno scoperto l'assenza da casa di vestiti e gioielli, indossati dalla dipendente e postati sulla sua pagina social, per centinaia di migliaia di euro. (Sport Mediaset)

Non solo: sui social condivideva anche immagini dei gioielli dei due, tra cui un prezi… La donna, infatti, approfittava dell’assenza della coppia per indossare i loro capi firmati e scattarsi foto da “influencer”, che poi pubblicava su Instagram e Facebook in cerca di like. (Repubblica Roma)

La coppia, scrive Repubblica, ha licenziato la collaboratrice domestica, una donna di origini sudamericane, per giusta causa ma l'assenza dei capi firmati e di alcuni gioielli hanno convinto Nasti e Zaccagni a sospettare dell'impiegata fino alla denuncia (Il Fatto Quotidiano)