I dubbi sul Ddl Sicurezza tra incostituzionalità e persecuzione del dissenso

I dubbi sul Ddl Sicurezza tra incostituzionalità e persecuzione del dissenso
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La Gazzetta del Mezzogiorno INTERNO

È sull’onda emotiva dei più dibattuti temi di attualità politica che interviene per l’ennesima volta il legislatore. Approvato alla Camera lo scorso 18 settembre, il c.d. DDL Sicurezza introduce nuove ipotesi di reato e prevede un inasprimento del trattamento sanzionatorio per fattispecie criminose già previste. È evidente sin dalle prime righe come il recente provvedimento di iniziativa governativa sia la massima espressione di un atteggiamento politico che tende ad affrontare ogni problema sociale attraverso lo strumento del diritto penale, in spregio al suo carattere sussidiario e alla sua natura di extrema ratio (La Gazzetta del Mezzogiorno)

La notizia riportata su altri media

Leggi tutta la notizia Lunedì, 30 settembre, giornata di lavori e mobilitazione per Cigl e Uil. (Virgilio)

Diego Riva, segretario generale della Cgil Lecco, ha esortato il Governo a fermarsi: “Siamo stanchi di essere presi in giro e continuare a vedere decreti autoritari che sono solo propaganda. Nel pomeriggio in Piazza Diaz il presidio contro il disegno di legge approvato dalla Camera (Lecconotizie)

Proprio nel giorno in cui viene incardinato nelle commissioni Giustizia e Affari costituzionali del Senato, il ddl Sicurezza diventa tema di discussione anche al di fuori dell’Italia. Giuseppe Antoci, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, porta infatti la questione in Europa, attraverso un’interrogazione alla Commissione Ue – cofirmata da tutta la delegazione pentastellata a Bruxelles – per chiedere di verificare se le norme contenute nel testo siano in contrasto “con l’articolo 11 della Carta dei diritti fondamentali dell’Ue e l’articolo 7 del Trattato sull’Unione europea”. (LA NOTIZIA)

Ddl sicurezza: cosa prevede, perché non piace a molti

Il contenuto dell’intero “pacchetto sicurezza” approvato dalla Camera dei Deputati il 18 settembre 2024, lungi dal porsi in sintonia con un programma di riforma della giustizia in senso liberale, rivela nel suo complesso e nelle singole norme una matrice securitaria sostanzialmente populista, profondamente illiberale e autoritaria, caratterizzata da uno sproporzionato e ingiustificato rigore punitivo nei confronti dei fenomeni devianti meno gravi ed ai danni dei soggetti più deboli, caratterizzandosi per l’introduzione di una iniqua scala valoriale, in relazione alla quale taluni beni risultano meritevoli di maggior tutela rispetto ad altri di eguale natura, in violazione del principio di ragionevolezza, di eguaglianza e di proporzionalità. (NT+ Diritto)

“MODIFICARE IL DDL SICUREZZA. La Confederazione di via Po giudica, infatti, sbagliato e improprio l’inasprimento previsto per i blocchi stradali in occasione di manifestazioni sindacali che passerebbe da una sanzione pecuniaria alla pena detentiva. (CISL)

Superato l'esame alla Camera, il ddl sicurezza è approdato in Senato tra le proteste delle opposizioni e di ampie fette della società civile. Superato l'esame alla Camera, il ddl sicurezza è approdato in Senato tra le proteste delle opposizioni e di ampie fette della società civile. (Avvenire)