Commodity della settimana: alluminio, il fattore Trump come driver di prezzo per il prossimo futuro
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L’alluminio si riprende la scena del mondo commodities, dopo una settimana caratterizzata principalmente dal ritorno in carica del Presidente Trump alla guida degli Stati Uniti d’America. L’alluminio infatti, oltre ad essere una delle commodity più versatili e strategiche nell’industria moderna grazie alle proprie qualità intrinseche, è stato oggetto di dazi durante il precedente mandato di Trump alla Casa Bianca e la recente rielezione suggerisce un potenziale reinserimento di questi ultimi. (Finanzaonline)
Ne parlano anche altri giornali
Con gli Stati Uniti di Donald Trump "dovremo sicuramente prepararci a un aumento delle tensioni sul commercio", ma se il nuovo presidente americano dovesse imporre dei dazi, come sembra molto probabile, gli si ritorceranno contro. (EuropaToday)
– Professor Vittorio Emanuele Parsi, che conseguenze comporterà per l’Europa il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca? "Dovrà abituarsi a un presidente Usa che pensa all’America come una grande potenza che ha degli interessi nazionali e non come la nazione leader di una coalizione di democrazie. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Una maggioranza degli elettori americani ha deciso che i problemi emersi durante la presidenza di Joe Biden, con Kamala Harris nella carica di vice, sono più rilevanti dei temi sociali e perfino delle questioni giudiziarie di Trump. (Il Giornale d'Italia)
L’Europa sarà colpita dai dazi annunciati da Trump? La preoccupazione c’è, tanto che nei giorni scorsi il commissario europeo designato per il Commercio internazionale e la Sicurezza economica Maros Sefcovic si è detto «pronto a difendere i nostri interessi in caso di uno scenario dirompente», mentre ieri, alla presentazione del “Rapporto Analisi dei settori industriali ottobre 2024” di Intesa Sanpaolo e Prometeia, Gregorio De Felice, chief economist e responsabile Intesa Sanpaolo Research Department, si è detto certo che Italia e Germania saranno i due paesi più colpiti, ricordando che l’area dell’euro ha un avanzo commerciale con gli Stati Uniti pari a 160 miliardi di dollari e che la fetta più importante è appunto dell’Italia e della Germania. (Il Cittadino)
Donald Trump è il nuovo presidente degli Stati Uniti. Le elezioni del 5 novembre ci hanno consegnato un risultato chiaro sin dall’inizio, spazzando via quella incertezza che arrivava dai sondaggi e che aveva preceduto il duello tra il repubblicano, ex presidente Usa e la Dem Kamala Harris. (Finanzaonline)
Kamala Harris celebra tanto il libero mercato quanto le derive transumaniste e arcobaleno, Trump difende il primo e critica le seconde: ma si tratta comunque di una posizione contraddittoria, se si considera che le derive di cui si diceva sono il frutto del fanatismo del libero mercato, cosicché celebrare libero mercato criticando le derive arcobaleno equivale a combattere gli effetti dei quali si celebrano e si coltivano le cause. (Picchio News)