Salta il vertice di maggioranza. Tutti a briglia sciolta. Non c’è accordo su Rai, conti pubblici e Autonomia

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Tiscali Notizie INTERNO

E il vertice di maggioranza alla fine non si fa. Gli invitati a palazzo Chigi, Salvini e Tajani, erano stati allertati sabato per ieri, primo giorno di lavoro utile per Giorgia Meloni dopo dieci giorni in missione prima in Cina - importante - e poi a Parigi dove invece ha finito, anche lei, per finire nella trappola dell’internazionale di Mosca. Ieri in effetti la premier è tornata a palazzo ma è inutile vedersi visto che non c’è accordo su nulla: nomine Rai, regole d’ingaggio sull’autonomia, la tassa sugli extraprofitti e i tagli per la spending review nell’ottica di trovare risorse per la legge di bilancio. (Tiscali Notizie)

Se ne è parlato anche su altre testate

Il vertice ipotizzato per oggi a margine del consiglio dei ministri? «Ne hanno parlato solo i giornali, non lo abbiamo mai annunciato. Nonostante il tentativo di Fdi di procedere alle nomine Rai prima della chiusura estiva del parlamento, lunedì si è deciso di rinviare la partita a settembre non essendo a portata di mano un accordo nella maggioranza. (il manifesto)

Prove di campo largo anche sulla cruciale questione della Rai. I capigruppo dei diversi partiti di opposizione in commissione di vigilanza Rai hanno infatti siglato una nota congiunta per avvertire il Governo di Giorgia Meloni (la Repubblica)

"Per queste ragioni" i capigruppo dell'opposizione rivolgono un invito "a tutte le forze politiche di procedere ad un confronto per una riforma organica della governance della Rai nella direzione del Media Freedom Act prima di procedere alla nomina dei nuovi vertici per evitare una ennesima lottizzazione e per consentire al servizio pubblico di rilanciarsi nella sua mission preservando le proprie prerogative di pluralismo, autonomia e indipendenza nell'interesse generale della libera informazione come garantito dalla nostra Costituzione". (Civonline)

Inizia così la riflessione “Una rondine fa primavera” di Vincenzo Vita su Articolo 31, che riportiamo integralmente qui di seguito. L’intesa raggiunta dalle forze politiche di opposizione sulla Rai è un buon passo avanti. (Primaonline)

E saranno Giorgia Meloni ed Elly Schlein a trovare il modo di superare l’empasse in cui si trova la Rai, “bloccata” dalla nomina del presidente per una legge, voluta da Matteo Renzi che ha regalato alla politica il potere di fare mercato con le nomine. (La Stampa)

Nel prendere atto del rinvio a dopo la pausa estiva della votazione del Parlamento dei quattro membri del consiglio d'amministrazione della Rai, facciamo un appello alle forze di governo a riflettere sul da farsi. (La Stampa)