Abkhazia. E’ crisi politica: i manifestanti obbligano il presidente Bzhani a dimettersi
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Di Giuseppe Gagliano e Enrico Oliari – La Repubblica di Abkhazia è al centro di una grave crisi politica e sociale che ha raggiunto il culmine con le dimissioni del presidente Aslan Bzhania. La crisi è iniziata a settembre, quando la Russia ha annunciato un drastico taglio dei finanziamenti alla Repubblica accusando il governo abkhazo di non rispettare gli accordi bilaterali. Mosca ha imposto inoltre il pagamento dell’energia elettrica a tariffe commerciali, peggiorando una situazione economica già fragile. (Notizie Geopolitiche)
Ne parlano anche altri media
Il percorso, con tratti isterici, delle strategie russe verso le ex repubbliche sovietiche, sta portando su scenari che, tra elezioni manipolate, aspettative di autonomia, e influenze sui governi, fanno vacillare la già difficile stabilità di molte aree ex sovietiche. (L'Opinione)
Di Euronews Il presidente dell'Abkhazia Aslan Bzhania ha annunciato sabato che si sarebbe dimesso e avrebbe indetto elezioni anticipate se i manifestanti avessero lasciato il palazzo del Parlamento della repubblica autonoma contesa in Georgia. (Euronews Italiano)
Almeno 14 persone sono rimaste ferite quando i manifestanti dell'opposizione si sono scontrati con la polizia dopo che i deputati si erano riuniti per discutere la ratifica delle misure che consentono ai cittadini russi di acquistare proprietà nello Stato separatista. (il Giornale)
Ansa (Avvenire)
TBILISI – Si è rifugiato nell’edificio del ministero degli Interni, mentre migliaia di cittadini inferociti facevano irruzione in parlamento. (la Repubblica)
La Russia vuole far valere con prepotenza i suoi interessi nella Repubblica separatista dell'Abkhazia e ha scatenato violente proteste in questo piccolo e affascinante territorio della Georgia (per la comunità internazionale) affacciato sul Mar Nero. (L'HuffPost)