Esplosivo nei "cercapersone" e un "bip" per farli avvicinare all'orecchio: così sono saltati in aria gli Hezbollah (video)

Migliaia di cercapersone esplodono tutti insieme in Libano. Un'azione coordinata contro Hezbollah con effetti dirompenti: almeno 11 morti e circa 4000 feriti in un attacco hi-tech che assesta un colpo durissimo ai miliziani. A sferrare il colpo, ieri, sarebbe stato Israele, che non rivendica l'azione e non commenta le accuse. (Secolo d'Italia)

La notizia riportata su altre testate

Un attacco ‘hacker’ che ha causato almeno 12 morti e oltre 2500 feriti, tra civili e combattenti del Partito di Dio, dietro al quale, secondo il New York Times, ci sarebbe Israele che, sfruttando una falla nella produzione dei dispositivi, avrebbe trovato il modo di introdurre una piccola carica di esplosivo all’interno dei cercapersone, poi attivata grazie a un semplice messaggio. (LA NOTIZIA)

Il New York Times, ecco come Israele ha fatto esplodere i cercapersone (AGI - Agenzia Italia)

Il gruppo radicale libanese l'ha definita come la più grave violazione della sicurezza mai subita (StartupItalia)

Netanyahu porta la guerra in Libano

L'operazione di martedì 17 settembre, che ha portato Israele a colpire Hezbollah tramite l'esplosione di cercapersone trasformati in ordigni, ha rappresentato, dal punto di vista operativo, un indubbio successo delle forze d'intelligence israeliane. (Inside Over)

Taipei 18 set. (il Dolomiti)

Chi ha attivato le esplosioni in migliaia di pager, sapeva che i cercapersone avrebbero trovato i loro bersagli. Eppure uno di questi apparati - il gruppo sciita e il governo libanese accusano l'intelligence israeliana - è riuscito a prendere il controllo di tutti i dispositivi in dotazione tra gli operativi e gli attivisti dell'organizzazione: alle 15.30 ora locale sono saltati nello stesso istante, dal Libano alla Siria, dove Hezbollah combatte al fianco del dittatore Bashar Assad, fin dentro all'ambasciata iraniana a Beirut, il rappresentante diplomatico di Teheran è rimasto ferito in modo lieve. (Italia Oggi)