Esplosione Ercolano, la sorella di Aurora e Sara: "Troppe bugie, le mie sorelle lavoravano da mesi in nero"
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Una drammatica testimonianza di Giusy Esposito, sorella delle due giovani vittime di Marigliano, nell'esplosione di Ercolano, Aurora e Sara, è stata pubblicata da Il Mattino a firma di Francesca Mari che farà discutere ancora per molto in attesa di arrivare alla verità di questa terribile tragedia. Questo il drammatico racconto: "Non era il primo giorno di lavoro, tutte bugie. Le mie sorelle lavoravano da mesi con i fuochi d’artificio. (MARIGLIANO.net)
La notizia riportata su altri media
Aurora ha una figlia di cinque anni, che oltre a sua madre ha perso una zia con cui, dicono, era molto legata. Nel pomeriggio di lunedì 18 novembre, per 20 euro al giorno, due ventiseienni e un diciottenne sono morti in seguito all’esplosione di una fabbrica abusiva a Ercolano, in via Petacca. (MOW)
Il proprietario dell'edificio, un 38enne del posto, è stato denunciato per omicidio colposo plurimo aggravato, disastro colposo e detenzione illecita di materiale esplodente. Erano tutti e tre giovanissimi i ragazzi morti nell'esplosione in un deposito di fuochi d'artificio illegali a Ercolano, comune in provincia di Napoli, lunedì pomeriggio. (il Giornale)
Dilaniati dalla deflagrazione i corpi della gemelle di 26 anni Sara e Aurora Esposito, ritrovato a 30 metri dalla struttura il diciottenne Samuel Tafciu, di origine albanese. Venti euro al giorno. (Il Fatto Quotidiano)
di Alessio Gemma (La Repubblica)
Nelle parole della compagna di Samuel Tafciu, il papà 18enne morto nell'esplosione di una fabbrica abusiva di fuochi d'artificio a Ercolano, c'è tanto dolore, ma anche rabbia: «Cosa le dirò quando la mia bambina sarà grande? Che il suo papà è scoppiato dentro a una fabbrica, che lo hanno fatto morire come un animale per 30 euro al giorno? Adesso voglio giustizia». (leggo.it)
Samuel «avrebbe dovuto soltanto apporre i prezzi sui fuochi d’artificio, non credeva dovesse anche realizzarli. Si è trovato nel posto sbagliato nel momento sbagliato». R. è la compagna 17enne di Samuel Tafciu, il più giovane delle tre vittime dello scoppio della fabbrica di fuochi d’artificio-non autorizzata – in contrada Patacca a Ercolano (Internapoli)