Sciopero porti Usa, Spediporto: "Danni anche per lo scalo genovese"

Nuovo colpo al traffico mondiale di container, dopo dopo la guerra in Ucraina, la crisi di Suez e del Medio Oriente e quella di Panama: “Esportatori e spedizionieri guardano con estrema preoccupazione alla situazione che da oggi bloccherà i porti della Costa Est degli Stati Uniti e del Golfo del Messico. Gli Stati Uniti sono il primo partner commerciale dell’Italia fuori dall’Europa. Con lo sciopero, ogni settimana, si stima che a livello mondiale saranno circa 500 mila i contenitori che non potranno sbarcare o raggiungere le destinazioni finali. (Primocanale)

Su altre fonti

Le prime informazioni non riferiscono quanti hanno aderito, ma il sindacato ne raccoglie circa 45mila e una buona parte di loro dovrebbe scioperare. (TrasportoEuropa)

Usa, portuali in sciopero in 36 scali dal Maine al Texas 01 ottobre 2024 (Il Sole 24 ORE)

Lo sciopero blocca tutto, dal cibo alle spedizioni di automobili, in un'interruzione che secondo gli analisti costerà all'economia americana miliardi di dollari al giorno, minaccerà posti di lavoro e potenzialmente alimenterà l'inflazione. (Corriere del Ticino)

Kühne+Nagel: «Prevediamo notevoli ritardi nei porti statunitensi»

Salvo colpi di scena o cambi di programma al momento non previsti, ben 36 porti degli Stati Uniti affacciati sull’Oceano Atlantico entrano da oggi in uno sciopero che dovrebbe durare una settimana. Secondo Jp Morgan l’impatto economico negativo sul Paese potrebbe arrivare a 5 miliardi di dollari al giorno. (shippingitaly.it)

Il sindacato dei portuali, l’International Longshoremen's Association, ha avviato un maxi sciopero, per chiedere aumenti salariali e maggiori garanzie contro il lavoro automatizzato. Si tratta della prima serrata che questa organizzazione attua dal 1977: una serrata che coinvolgerà circa 45.000 operai in 36 porti della costa orientale. (Panorama)

È stato fondato nel 1890 a Brema e la sua sede è stata spostata in Svizzera nel 1976: l'azienda ha seguito Klaus-Michael Kühne, l'imprenditore oggi 87enne che è azionista di maggioranza e che - in base al Bloomberg Billionaires Index di oggi - è l'uomo più ricco della Germania (e 32esimo al mondo), con un patrimonio valutato a 44 miliardi di dollari (37 miliardi di franchi). (Corriere del Ticino)