Sainz, la schiena è a posto e nel 2026 tornerà alla Dakar per vincere

Sainz, la schiena è a posto e nel 2026 tornerà alla Dakar per vincere
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Motorsport.com - IT SPORT

La tappa di 48 ore della Dakar 2025 ha posto fine alla gara di uno dei grandi favoriti per la vittoria della Dakar 2025 nella classe Auto, ossia Carlos Sainz. Il madrileno di Ford M-Sport si è ribaltato nel corso della seconda tappa ed è stato costretto ad accettare l'assistenza del compagno di squadra Mitch Guthrie Jr. per ripartire, anche se con danni visibili alla carrozzeria e un colpo finale alla roll cage sul lato di Lucas Cruz. (Motorsport.com - IT)

Su altre testate

Carlos Sainz, 4 volte vincitore nelle auto e campione in carica, è stato costretto al ritiro dalla Dakar durante la seconda tappa, una maratona di 48 ore vinta dal pilota lituano Rokas Baciuska. (la Repubblica)

La squadra Dacia ha perso Sebastien Loeb che è stato costretto al ritiro dopo il capottamento di ieri che ha danneggiato il roll-bar, impedendogli di ripartire, sebbene la vettura fosse stata riparata. (Motorsport.com - IT)

DAKAR 2025 - Sebastien Loeb, al chilometro 12 della terza tappa, si è ribaltato alla guida della sua Dacia Sandrider in un tratto pianeggiante: sia lui che il copilota Fabian Lurquin sono fortunatamente rimasti illesi e sono riusciti a riprendere la gara dopo alcuni minuti. (Eurosport IT)

Dakar 2025, Sébastien Loeb costretto al ritiro dopo un incidente. I tecnici della FIA fermano la sua Dacia per il rollbar danneggiato

Con i problemi incontrati durante la 48Ore Crono, il ruolo della spagnola è cambiato. Fuori dai punti, ha preso il jolly ed è in corsa senza classifica. (La Gazzetta dello Sport)

Dacia ha perso 2 dei propri tre equipaggi per la Dakar 2025 dopo appena 3 delle 12 tappe previste in questa edizione. (Motorsport.com - IT)

Alla sua nona apparizione, il nove volte campione del mondo di rally non è riuscito ancora una volta a conquistare il suo primo titolo in questa prestigiosa gara nel deserto, così spesso avvicinata ma mai vinta (3/o nel 2019 e nel 2024, 2/o nel 2017, 2022 e 2023). (Il Messaggero - Motori)