Franco Battiato, Iva Zanicchi ricorda il Maestro nel giorno della sua morte: “Ho un unico rammarico”
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Da Pippo Baudo a Tiziano Ferro, un coro commosso accompagna l’addio a un uomo e a un artista dal genio unico e inimitabile: “Come Battiato c’era e c’è soltanto Battiato“
Iva Zanicchi ricorda Franco Battiato e rivela il suo più grande rammarico dopo la morte del Maestro, genio indiscusso delle note e delle parole.
Iva Zanicchi ricorda Franco Battiato: “Ho un unico rammarico“. Nel corso del videomessaggio pubblicato su Instagram, Iva Zanicchi ha rivelato anche qualcosa che non tutti sapevano: “Io ho un unico rammarico di non averlo mai incontrato, di non avere mai incontrato la sua musica“. (Thesocialpost.it)
Su altri giornali
Fuori dalla villa, residenza del maestro, un nutrito gruppo di giornalisti, fan e vicini di casa A officiare il rito funebre, davanti a un numero ristretto di parenti e amici nella cappella privata di Villa Grazia, è stato padre Orazio Barbarino. (LaPresse)
L'organizzatore Luciano Pignatti ricorda come nacque un concerto nel 1974, ancora oggi ricordato per la sua originalità «Fu un incredibile concerto elettronico in discoteca». SOLIERA Quasi cinquant’anni fa. (La Gazzetta di Modena)
You may be able to find more information about this and similar content at piano.io ", mi domanda un amico storico quando questa mattina, nel profluvio di messaggi arrivati in quantità e moltiplicati a raffica dal numero sempre crescente di piattaforme di messaggistica istantanea, parliamo e non parliamo della morte di Franco Battiato e gli dico che, naturalmente, sto scrivendo. (Esquire Italia)
Fender a tracolla, circuiti e watt in abbondanza, un «soffio al cuore di natura elettrica» che impone di interrogarsi sullo stesso significato del termine «cantautore». DAPPRIMA VISSUTA come (Il Manifesto)
Era il 1975 quando una grande nevicata a Cremona stroncò Battiato e il suo concerto, che vide la partecipazione di soli 150 spettatori. Ironia della sorte, proprio quello con l’artista più importante: Franco Battiato (Cremonaoggi)
Un uomo che ha trovato il suo centro di gravità permanente nell’ascolto di sé, del mondo, del silenzio. (Il Fatto Quotidiano)