A Milano sfila Prada: la collezione uomo è puro istinto e semplicità
– Puro istinto, pura semplicità. Una boccata d’aria fresca dopo tanta moda maschile superclassica e timeless. Da Prada invece si guarda ai giovani, senza se e senza ma, a quel popolo desideroso di vivere la libertà minuto per minuto anche nel modo di vestire, senza eccessi, forzature, esagerazioni, luccichii o peggio agghindamenti. Miuccia Prada con Raf Simons firmano una collezione per l’estate 2025 di Prada molto intrigante, con la sorpresa dello stile solo all’apparenza banale dei pantaloni-camicia-golfino ma in realtò tutta nuova perché mossa dal desiderio prepotente di una identità da scoprire anche vestendosi ogni mattina. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Se ne è parlato anche su altri media
"Ci siamo immaginati una festa, un ritrovo per loro", conferma la stilista. E' un mondo di giovani quello verso cui la moda pare dirigersi. (la Repubblica)
Spingersi a riesaminare e osservare le cose più da vicino. Folla urlante all'esterno della Fondazione Prada ad attendere, come consueto i divi asiatici dell'universo K-pop. (Corriere della Sera)
Guarda la sfilata Prada - Primavera-Estate 2025 - Menswear - Milano - Launchmetrics/spotlight Presentata domenica pomeriggio nello spazio per défilé della Fondazione Prada, la collezione è stata un tour de force di trompe l’oeil. (FashionNetwork.com IT)
Miuccia Prada e Raf Simons cambiano la loro prospettiva di lavoro e passano dal programma all’istinto. (Style - Moda Uomo del Corriere della Sera)
L'uomo in passerella Daniela Mastromattei Daniela Mastromattei è caposervizio di Libero, dove si occupa di attualità, costume, moda e animali. Ha cominciato a fare la giornalista al quotidiano Il Messaggero, dopo un periodo a Mediaset ha preferito tornare alla carta stampata Vai al blog (Liberoquotidiano.it)
La visione e versione borghese dell’uomo Prada non viene scalfita ma si adatta intelligentemente. La collezione maschile Primavera/Estate 2025, presentata alla Milano Men’s Fashion nel solito edificio in via Lorenzini 14 che affianca la Fondazione, mantiene i codici della media borghesia, questa volta più giovane e contemporanea. (Artribune)
