Bruxelles promuove il piano italiano per la gestione di deficit e debito. Rimandata la Germania, bocciata l’Olanda
Il governo incassa la promozione di Bruxelles sul suo Piano strutturale di bilancio a medio termine (Psb), il documento con cui un paese pianifica la gestione dei conti pubblici dei prossimi cinque anni al fine di soddisfare i parametri indicati dalle regole europee. La Commissione ritiene che il piano italiano “soddisfi i requisiti” del nuovo Patto di stabilità. Inoltre “definisce un percorso fiscale credibile” per garantire che il debito pubblico sia posto su un percorso discendente credibile. (Il Fatto Quotidiano)
La notizia riportata su altri giornali
Cattive notizie per l'Olanda - che sovente punzecchia Roma - ma stavolta “non è in linea con le raccomandazioni”. “Non pienamente in linea” Germania, Finlandia, Estonia e Irlanda, in quanto la rispettiva spesa nette “secondo le proiezioni sarà sopra i rispettivi tetti” previsti. (LA STAMPA Finanza)
La UE, in sostanza, ritiene che il Piano strutturale di bilancio a medio termine (Psb) dell’Italia “soddisfa i requisiti” del nuovo Patto di stabilità. “Definisce un percorso fiscale credibile” per garantire che il debito pubblico sia posto su un percorso discendente credibile. (StrettoWeb)
Accade anche questo: che mentre gli alleati della maggioranza litigano sulla legge di stabilità e non riescono (per ora) a trovare l’accordo, l’Italia in Europa è promossa per il rispetto delle regole del nuovo Patto di stabilità, insieme ad altri sette Paesi tra cui non figura la Germania (in crisi di governo e ormai avviata verso elezioni anticipate), l’Olanda, in altri tempi capofila del rigore e dei richiami ad altri membri dell’Unione, e la Francia sta lì lì, perché non si conosce la sorte della manovra proposta dal primo ministro Barnier, appeso con il suo governo all’appoggio altalenante di Le Pen, che potrebbe farlo mancare da un momento all’altro. (La Stampa)
La Commissione europea ha fatto avere i suoi pareri sia sui bilanci nazionali dei Paesi Ue, sia sui piani di rientro dei Paesi che hanno un debito troppo alto. (Fanpage.it)
L'esecutivo europeo sta ancora valutando il piano a medio termine dell'Ungheria, mentre «non pienamente in linea» sono stati giudicati i documenti contabili di Germania, Estonia, Finlandia e Irlanda (per la spesa) e di Lussemburgo, Malta e Portogallo (per la mancata riduzione dei sussidi energetici). (Italia Oggi)
L’obiettivo di riduzione del debito, credo, renda inevitabile una certa cautela nella legge di bilancio. Questa cautela naturalmente non impedisce di lavorare per la crescita, per recuperare il potere d’acquisto delle famiglie ed è confortante il fatto che nonostante questa cautela nella legge di Bilancio lo spazio per gli investimenti pubblici in Italia rimanga molto forte, secondo le stime della commissione gli investimenti pubblici passano del 3,5 del Pil al 3,8 del Pil da quest’anno all’anno prossimo”. (Agenzia askanews)