Il Papa in Belgio, gli abusi sono una vergogna, chiedo perdono
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La piaga della pedofilia nella Chiesa irrompe nel primo giorno di visita ufficiale del Papa in Belgio. Il problema è molto sentito con centinaia di vittime che chiedono giustizia. Francesco, parlando al Palazzo Reale di Laeken alle autorità, ha assicurato tutta la vicinanza della Chiesa. Gli abusi sono "la vergogna che oggi tutti noi dobbiamo prendere in mano, dobbiamo chiedere perdono, risolvere il problema degli abusi contro i minori". (l'Adige)
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Dal Lussemburgo, «Paese dalle porte aperte», una delle tre sedi ufficiali dell’Unione europea, Papa Francesco parla ad un intero continente sfigurato dalla guerra e immemore della sua storia. (Romasette.it)
Un paese come il Belgio, con la sua storia e la sua posizione geografica, nel cuore dell'Europa, può ricordare "a tutti gli altri che, quando - sulla base delle più varie e insostenibili scuse - si comincia a non rispettare più confini e trattati e si lascia alle armi il diritto di creare il diritto, sovvertendo quello vigente, si scoperchia il vaso di Pandora e tutti i venti incominciano a soffiare violenti, squassando la casa e minacciando di distruggerla". (Tiscali Notizie)
«Bambini con la vita segnata», c’è voluto «troppo tempo per ascoltare le grida». Il tema della pedofilia irrompe nel primo incontro del Papa in Belgio. (La Stampa)
Dopo le folle oceaniche di Timor Est, un puntino nel mare musulmano dell'Indonesia, il papa è in Lussemburgo e Belgio. Finalmente, nel cuore dell'Europa. Autorità, teste coronate, società civile, i professori dell'Università Cattolica di Lovanio, dove l'aggettivo cattolico ci interpella con una domanda decisiva: esiste ancora un pensiero cattolico? O meglio, il cristianesimo è ancora in grado di parlare alla ragione, la ragione che da Parigi a Londra, da Madrid a Berlino ha costruito le cattedrali e una civiltà? (il Giornale)
Il pontefice accolto dai sovrani Belgi, la cerimonia di benvenuto all'aperto (LAPRESSE)
“Un ponte indispensabile per costruire la pace e ripudiare la guerra”, “quasi una sintesi dell’Europa, da cui ripartire per la sua ricostruzione, fisica, morale e spirituale”. (Toscanaoggi.it)