Malattie cardiache, il 41% degli italiani ha almeno tre fattori di rischio. Il report Iss
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Obesità, diabete, ipercolesterolemia e ipertensione arteriosa sono tra i principali fattori di rischio nelle malattie cardiovascolari, modificabili attraverso la prevenzione, a cui si aggiungono sedentarietà, fumo ed eccessivo consumo di sale. Lo ricordano gli esperti dell'Istituto Superiore di Sanità in occasione della Giornata Mondiale del Cuore, che si celebra il 29 settembre, promossa dalla World Heart Federation in collaborazione con l'Oms. (Doctor33 )
Se ne è parlato anche su altri media
(foto: Pixabay) Prof. Ciro Indolfi, presidente FIC: “Urgente portare l’Italia a un livello di rischio più basso come Spagna e Francia” (insalutenews)
In particolare dalle 9 alle 11 è prevista una misurazione di valori quali colesterolemia, glicemia, pressione arteriosa, grazie al supporto di medici, infermieri e volontari, così da verificare quei parametri che possono dare indicazioni circa lo stato di salute della persona. (Sassilive.it)
Il primario Leonardo De Luca (S. (La Provincia Pavese)
Prendere per mano il nostro cuore per sottrarlo alle insidie: dei fattori di rischio, delle malattie ereditarie, dello stress, dell’inquinamento ambientale. Imparando a controllarci e a monitorarlo. (Il Sole 24 ORE)
In occasione della Giornata mondiale del cuore Furio Colivicchi, presidente dell'Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri e direttore dell’Unità operativa complessa di Cardiologia clinica e riabilitativa dell'ospedale San Filippo Neri di Roma, spiega quali esami servono in prevenzione e quali indagini fare in più se ci sono dei fattori di rischio (la Repubblica)
Le malattie cardiovascolari, che includono condizioni come l’infarto miocardico, l’ictus e l’insufficienza cardiaca, sono tra le principali cause di mortalità nel mondo, spesso influenzate da fattori di rischio come ipertensione, diabete, fumo e sedentarietà. (Estense.com)