L’altolà di Mattarella: ogni potere resti dentro i suoi limiti

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il manifesto INTERNO

«Ciascun potere e organo dello Stato deve sapere che ha limiti che deve rispettare. Gli organi dello Stato non sono fortilizi contrapposti che cercano di strappare territorio l’uno all’altro. Essere arbitro significa ricordare a tutti i limiti delle proprie attribuzioni e delle sfere in cui operano e ciò vale per il potere legislativo, esecutivo e giudiziario». Con i modi inappuntabili di sempre e la puntigliosa attenzione alla correttezza istituzionale che gli è propria, rispondendo alle domande degli studenti nell’evento organizzato dall’Osservatorio giovani editori, Sergio Mattarella picchia durissimo. (il manifesto)

Ne parlano anche altre fonti

Quando Mattarella usa la metafora dell’«arbitro» per sintetizzare il proprio ruolo e spiega che «entra in attività se il sistema si blocca», cita un principio da lui interiorizzato fin dai tempi in cui studiava Giurisprudenza. (Corriere della Sera)

Sergio Mattarella si è sbottonato. "Più volte ho promulgato leggi che non condivido, che ritenevo sbagliate e inopportune, ma erano state votate dal Parlamento e io ho il dovere di promulgare a meno che non siano evidenti incostituzionalità. (il Giornale)

A dirlo è stato oggi il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, rispondendo agli studenti durante la cerimonia per i 25 anni dell'Osservatorio giovani editori. «Io sono un arbitro, al di fuori della contesa politica. (Corriere della Sera)

Mattarella agli studenti: «In 10 anni ho promulgato diverse leggi che ritengo sbagliate, ma è mio dovere farlo»

Andrea Ceccherini festeggia i venticinque anni dell’Osservatorio permanente Giovani-Editori, riuscendo a fare parlare il presidente Sergio Mattarella per 55 minuti del suo mestiere di presidente della Repubblica con sei studenti: Elena Bartolini di Castelfidardo, Marco Veneziano di Cairo Montenotte, Caterina Mess… Mille studenti lo applaudono. (la Repubblica)

"Mi è capitato di promulgare leggi che ritenevo sbagliate, inopportune ma è dovere del presidente della Repubblica di promulgarle. Solo nel caso di incostituzionalità ho il dovere di non promulgarle". Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento alla cerimonia per i 25 anni dell'Osservatorio permanente giovani-editori. (la Repubblica)

Il presidente della Repubblica promulga leggi ed emana decreti e ha delle regole da rispettare, più volte mi è capitato di promulgare una legge che non condivido, ritenendola sbagliata o inopportuna. Ma è stata varata dal Parlamento e ho il dovere di promulgarla» Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a un gruppo di studenti nel corso dell'evento '25 anni di Osservatorio Permanente Giovani-Editori'. (Corriere TV)