Stellantis e il Governo Italiano, Un Futuro Incerto per l'Automotive

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ECONOMIA

Il recente incontro tra il governo italiano e Stellantis, tenutosi presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ha sollevato numerose preoccupazioni tra i sindacati, in particolare Fiom-Cgil e UIL. Nonostante l'entusiasmo manifestato dal ministro Adolfo Urso, che ha definito l'accordo una "svolta storica", i rappresentanti dei lavoratori rimangono scettici riguardo alle promesse fatte dall'azienda automobilistica.

Durante l'incontro, al quale hanno partecipato anche i ministri Giancarlo Giorgetti e Marina Calderone, si è discusso del futuro degli stabilimenti Stellantis in Italia. Tuttavia, secondo Pierpaolo Bombardieri, segretario generale della UIL, le dichiarazioni rilasciate sia dall'azienda che dal governo non sono sufficienti a garantire un rilancio concreto del settore automotive, che include non solo Stellantis ma anche l'indotto.

Jean-Philippe Imparato, figura di spicco nel mondo dell'automotive e attuale CEO di Peugeot, ha sottolineato l'importanza di mettere l'Italia tra le priorità del gruppo. Imparato, che ha iniziato la sua carriera nel 1991 all'interno del gruppo PSA, ha ricoperto ruoli di responsabilità in Francia, Cina e altri mercati internazionali, consolidando il marchio Peugeot sia in termini di successi commerciali che di posizionamento strategico su scala globale.

Nonostante le dimissioni dell'amministratore delegato Carlos Tavares, il governo italiano e Stellantis sembrano intenzionati a collaborare per il futuro degli stabilimenti italiani.