L'appalto di Villa Patrizi, i fondi alle Terme di Chianciano, i biglietti per il MacBeth: i nuovi fronti dell’inchiesta per corruzione fra Milano e Roma
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Se l’ordinanza di custodia cautelare che ha mandato due giorni fa ai domiciliari il generale Oreste Liporace e l’imprenditore Ennio De Vellis cristallizza il sistema di appalti pilotati che ruota intorno al ministero delle Infrastrutture a guida leghista, le perquisizioni eseguite nelle stesse ore dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza di Milano puntano a trovare ris… (La Repubblica)
Se ne è parlato anche su altri giornali
La scalata dei fratelli Massimiliano e William Fabbro sarebbe stata agevolata - a suon di mazzette - dal generale di brigata dell’Arma Oreste Liporace e dall’imprenditore 63enne Ennio De Vellis, conosciuto in Ciociaria come “il re dei traslochi” e ammanicato con alte sfere della pubblica amministrazione. (ilmessaggero.it)
Nell’arco di 48 ore è stato condannato per associazione a delinquere e ha scoperto di essere indagato per corruzione. Non sono giorni rosei per Gianpiero Bocci, già deputato, segretario del Pd in Umbria e sottosegretario all’Interno nei governi Letta, Renzi e Gentiloni. (Il Fatto Quotidiano)
Lo stesso giorno la Gdf di Milano si presenta da Bocci con un … (Il Fatto Quotidiano)
Ma chi sono i fratelli Fabbro? Attraverso la holding Hsg controllano un gruppo imprenditoriale dal fatturato importante e dalle attività eterogenee che si dividono in due grandi tronconi. Nel ritratto di Dossier l'ascesa, le inchieste per corruzione e i rapporti col generale Liporace che portano ai servizi segreti (MilanoToday.it)
Il computer con la vera contabilità del crac Parmalat distrutto a martellate resta la scena cult, ma adesso non è male anche il falò delle tangenti dei fratelli Fabbro, «operazione consistita nel dicembre 2022 nell’incenerimento e smaltimento di 13 faldoni di documentazione contabile dei rimborsi spese nei quali si annidavano, come confermato dall’interrogatorio di William Fabbro, regalie ed utilità corruttive». (Corriere Milano)
Il colonnello Liporace era arrivato a Padova il 21 settembre 2017 dirigendo i 1.000 militari di tutta la provincia. Per due anni - quando ancora portava i gradi di colonnello - il generale Oreste Liporace era stato a capo del comando provinciale carabinieri di Padova. (ilgazzettino.it)