Gianpiero Bocci, ex sottosegretario Pd, indagato per corruzione e condannato per associazione a delinquere

Gianpiero Bocci, ex deputato, segretario del Partito Democratico (Pd) in Umbria e sottosegretario all’Interno nei governi Letta, Renzi e Gentiloni, sta attraversando un periodo difficile. Nell’arco di 48 ore, Bocci è stato condannato per associazione a delinquere e ha scoperto di essere indagato per corruzione.

Mercoledì, il Tribunale di Perugia ha condannato Bocci a due anni e sette mesi di reclusione al termine del processo di primo grado sul presunto sistema di concorsi truccati nella sanità regionale. Questa indagine era nata quando Bocci era sottosegretario al Viminale con l’allora ministro Angelino Alfano.

Lo stesso giorno, la Guardia di Finanza di Milano ha notificato a Bocci l'indagine per corruzione. Le accuse riguardano un appalto di 695mila euro per i servizi di pulizia nella caserma dei carabinieri di Velletri e un contratto triennale da 15,4 milioni per il servizio di ristorazione presso alcune sedi della Presidenza del Consiglio dei ministri.

Secondo le indagini, la scalata dei fratelli Massimiliano e William Fabbro sarebbe stata agevolata dal generale di brigata dell’Arma Oreste Liporace e dall’imprenditore 63enne Ennio De Vellis, conosciuto in Ciociaria come “il re dei traslochi”. Entrambi sono accusati di aver favorito i Fabbro in cambio di mazzette.

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