Oreste Liporace, chi è il generale dei carabinieri arrestato: champagne per brindare con l’amico che lo corrompeva

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«Signor Generale, buongiorno! Congratulazioni e al prossimo bagno della "greca” con Dom Perignon vintage 2009». Per festeggiare la sua promozione a Generale di Brigata dei carabinieri, Oreste Liporace aveva deciso di brindare con uno dei migliori champagne insieme all’imprenditore Massimiliano Fabbro. L’ufficiale dell’Arma gli risponde così: «Raffinato e amico! Ma soprattutto presente nei momenti importanti! Il vero tesoro è l'amicizia, un abbraccio». (ilmessaggero.it)

Ne parlano anche altri media

False fatture e corruzione impropria. Sono le accuse contestate dalla procura di Milano a Gianpiero Bocci, l'ex sottosegretario agli Interni nei governi Letta, Renzi e Gentiloni, condannato tre giorni fa nell'ambito del processo Concorsopoli. (ilmessaggero.it)

In una inchiesta del Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf di Milano e del pm milanese Paolo Storari è stata eseguita un’ordinanza di arresti domiciliari a carico di Oreste Liporace, comandante dei carabinieri del secondo reggimento allievi, marescialli, brigadieri di Velletri (Roma) per corruzione, turbativa e false fatture su un appalto da quasi 700mila euro per servizi di pulizia della caserma affidato, fino al 2021, all’impresa Fabbro. (Gazzetta di Parma)

L'allora colonnello dei carabinieri Oreste Liporace fu scelto dal sindaco Ignazio Marino come capo dei vigili urbani di Roma. (Fanpage.it)

Oreste Liporace, chi è il generale arrestato: per due anni comandante di Padova e quello strano caso del volantino

Con la madr… (La Repubblica)

Il colonnello Liporace era arrivato a Padova il 21 settembre 2017 dirigendo i 1.000 militari di tutta la provincia. Se n'era andato nel 2019 dopo un biennio per assumere l'incarico di comandante del 2° reggimento allievi marescialli e brigadieri dei carabinieri di Velletri. (ilgazzettino.it)

Bocci, da quanto si è saputo, è accusato di corruzione assieme all'imprenditore Ennio De Vellis (ieri finito ai domiciliari) per un episodio specifico, tra i tanti, contestato nell'inchiesta: per l'accusa, avrebbe favorito De Vellis nell'assegnazione di un appalto per le pulizie al Ministero, nel 2018, quando era sottosegretario, e in cambio avrebbe ottenuto circa 15mila euro, attraverso una presunta fattura falsa emessa per giustificare il versamento. (Tiscali Notizie)