Arrestato il generale dei carabinieri Liporace: sarebbe stato corrotto con 22mila euro, borse di lusso e biglietti per l'Olimpico e la Scala

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Gazzetta di Parma INTERNO

In una inchiesta del Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf di Milano e del pm milanese Paolo Storari è stata eseguita un’ordinanza di arresti domiciliari a carico di Oreste Liporace, comandante dei carabinieri del secondo reggimento allievi, marescialli, brigadieri di Velletri (Roma) per corruzione, turbativa e false fatture su un appalto da quasi 700mila euro per servizi di pulizia della caserma affidato, fino al 2021, all’impresa Fabbro. (Gazzetta di Parma)

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L'allora colonnello dei carabinieri Oreste Liporace fu scelto dal sindaco Ignazio Marino come capo dei vigili urbani di Roma. (Fanpage.it)

Il colonnello Liporace era arrivato a Padova il 21 settembre 2017 dirigendo i 1.000 militari di tutta la provincia. Se n'era andato nel 2019 dopo un biennio per assumere l'incarico di comandante del 2° reggimento allievi marescialli e brigadieri dei carabinieri di Velletri (ilgazzettino.it)

La scalata dei fratelli Massimiliano e William Fabbro sarebbe stata agevolata - a suon di mazzette - dal generale di brigata dell’Arma Oreste Liporace e dall’imprenditore 63enne Ennio De Vellis, conosciuto in Ciociaria come “il re dei traslochi” e ammanicato con alte sfere della pubblica amministrazione. (ilmessaggero.it)

Appalti con il trucco, il ruolo di De Vellis: aziende a disposizione per consentire di raggiungere il minimo di inviti alle gare

Non sono giorni rosei per Gianpiero Bocci, già deputato, segretario del Pd in Umbria e sottosegretario all’Interno nei governi Letta, Renzi e Gentiloni. Mercoledì il Tribunale di Perugia gli ha inflitto due anni e sette mesi di reclusione al termine del processo di primo grado sul presunto sistema di concorsi truccati nella sanità regionale, nato da un indagine nell’ambito della quale era stato arrestato e sottoposto a custodia cautelare ai domiciliari. (Il Fatto Quotidiano)

Bocci, da quanto si è saputo, è accusato di corruzione assieme all'imprenditore Ennio De Vellis (ieri finito ai domiciliari) per un episodio specifico, tra i tanti, contestato nell'inchiesta: per l'accusa, avrebbe favorito De Vellis nell'assegnazione di un appalto per le pulizie al Ministero, nel 2018, quando era sottosegretario, e in cambio avrebbe ottenuto circa 15mila euro, attraverso una presunta fattura falsa emessa per giustificare il versamento. (Tiscali Notizie)

A incastrarli le intercettazioni raccolte dagli investigatori della Procura di Milano e le testimonianze di due imprenditori, Massimiliano e William Fabbro - indagati in questo stesso procedimento - arrestati qualche mese fa. (ilmessaggero.it)