Frosinone, De Vellis, le gare al Mit e il viaggio regalo al Sestriere

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ciociariaoggi.it INTERNO

De Vellis conosceva molto bene la pubblica amministrazione. Lo dice un indagato al pm chiamato a dar conto dei legami con l’imprenditore ciociaro e dei tentativi di partecipare alle gare pubbliche, all’inizio senza esito. Del resto, nelle carte dell’inchiesta si parla di entrature al ministero delle Infrastrutture e trasporti e di legami con la struttura amministrativa che ha provveduto ad aggiudicare appalti per conto dell’Avvocatura generale dello Stato. (ciociariaoggi.it)

Ne parlano anche altri giornali

L’onorificenza (LaC news24)

False fatture e corruzione impropria. L'inchiesta milanese, invece, condotta dalla guardia di finanza e coordinata dal pm Paolo Storari si riferisce a presunti appalti truccati e tangenti e ha portato agli arresti domiciliari del generale dei carabinieri Oreste Liporace e dell'imprenditore Ennio De Vellis. (ilmessaggero.it)

Gianpiero Bocci – Nel 2019, Gianpiero Bocci, un privato cittadino senza cariche istituzionali, ha prestato servizio come consulente per una società di servizi di Roma per un periodo di quattro mesi. Questa informazione è stata rivelata dal suo avvocato, Alessandro Cannevale. (Umbria Journal il sito degli umbri)

Corruzione, Bocci indagato a Milano: "Favorì imprenditore nell'appalto di facchinaggio al Viminale"

Bocci, da quanto si è saputo, è accusato di corruzione assieme all'imprenditore Ennio De Vellis (ieri finito ai domiciliari) per un episodio specifico, tra i tanti, contestato nell'inchiesta: per l'accusa, avrebbe favorito De Vellis nell'assegnazione di un appalto per le pulizie al Ministero, nel 2018, quando era sottosegretario, e in cambio avrebbe ottenuto circa 15mila euro, attraverso una presunta fattura falsa emessa per giustificare il versamento. (Tiscali Notizie)

Con la madr… (La Repubblica)

Coinvolto nell’inchiesta sui presunti concorsi truccati nella sanità locale, che proprio mercoledì scorso ha avuto un primo epilogo con la sentenza del Tribunale di Perugia, che lo ha visto condannato a 2 anni e 7 mesi, risulta ora indagato nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Milano in cui sono stati messi ai domiciliari il generale dell’Arma, Oreste Liporace, e l’imprenditore Ennio De Vellis. (LA NAZIONE)