Svizzera, che cos’è la capsula Sarco per il suicidio e perché chi la gestisce è stato arrestato
Questi i fatti: a Merishausen, in una foresta vicino al confine con la Germania, una donna americana di 64 anni, affetta da gravi problemi di salute per una patologia autoimmune, sarebbe deceduta proprio con questo dispositivo, che è stato utilizzato per la prima volta in questa circostanza. Come riferisce Sky TG24, la capsula Sarco è prodotta da Exit International, un’azienda con sede nei Paesi Bassi, che ha utilizzato la stampa 3D per realizzare il dispositivo (il cui costo supera il milione di dollari). (Vanity Fair Italia)
La notizia riportata su altri media
Martedì 24 settembre 2024, in Svizzera, una donna statunitense di 64 anni, affetta da una grave compromissione immunitaria, ha utilizzato il sistema Sarco per effettuare l'eutanasia, togliendosi la vita. (Geopop)
Ma anche se in Svizzera il suicidio assistito è consentito, l'uso di questa sorta di sarcofago stampato in 3D, costato oltre un milione di dollari, che sembra uscito da un film di fantascienza, ha fatto scattare diversi arresti perché il macchinario - una sorta di camera a gas portatile - non sarebbe conforme alla legge. (il Giornale)
Il nome della capsula per il suicidio, Sarco, è indicativo: deriva da “sarcofago”. Cos'è e come funziona la capsula Sarco per il suicidio (Virgilio Notizie)
"Sarco" è stato usato. Il caso, successo in Svizzera, però, ha (Io Donna)
Per la prima volta è stata utilizzata in Svizzera. Si chiama “capsula del suicidio assistito”, un nome che indica subito lo scopo: permettere, a chi lo desidera, di porre fine alla propria vita in modo autonomo, tramite un’apparecchiatura chiamata “Sarco”. (Donna Moderna)
Arresti in Svizzera nell'ambito di un'inchiesta aperta dalla procura di Sciaffusa dopo la morte di una donna con la controversa capsula suicida Sarco (nome derivato dal termine sarcofago). (Secolo d'Italia)