Le opportunità e i rischi del mercato azionario Usa

Le opportunità e i rischi del mercato azionario Usa
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Per saperne di più:
la Repubblica ESTERI

“Le borse che seguono la politica hanno le gambe corte” è un adagio del mercato azionario secondo cui gli eventi politici come le elezioni e le guerre non hanno un impatto duraturo sulle quotazioni azionarie. Tuttavia, gli investitori tendono a diventare più nervosi nel periodo che precede le elezioni presidenziali statunitensi, soprattutto se la campagna elettorale è altamente polarizzante e si prevede che il vincitore otterrà la maggioranza dei voti per uno scarto molto limitato. (la Repubblica)

La notizia riportata su altri giornali

L’angoscia per i conflitti in Medio Oriente e in Ucraina e gli spettri del 6 gennaio 2021 aleggiano sul voto, mentre la campagna scivola nel volgare e nel triviale, soprattutto – anzi, esclusivamente – ad opera di Trump. (Il Fatto Quotidiano)

Sfida all’ultimo voto tra Trump ed Harris: chi vincerà gli stati in bilico? Lo scopriremo questa sera con l’intervista al noto politicologo USA Larry Sabato e al pollster Brent Buchanan (Cygnal), e con le analisi BiDiMedia ed Elezioni USA2024. (Sondaggi Bidimedia)

Manca sempre meno all’appuntamento con le elezioni negli Stati Uniti. Sono 14 i giorni che separano il colosso a stelle a strisce dalle urne che stabiliranno chi andrà a sedere nella Stanza Ovale della Casa Bianca a partire dal prossimo 5 novembre 2024. (MAM-e)

I monarchi hi-tech padroni del voto nel duello sul filo tra Harris e Trump

Gli investitori stanno inoltre affrontando livelli di incertezza apparentemente senza precedenti in questo ciclo. (la Repubblica)

I trend macroeconomici del 2024 sono "ancora positivi, anche se con ritmi profondamente diversi tra le due sponde dell'Oceano Atlantico. (LA STAMPA Finanza)

Agli straricchi per Kamala basta meno, vogliono che da presidente faccia marcia indietro sulle politiche antitrust, sulle cautele, sull’intelligenza arti… I miliardari della destra distopica, tra Silicon Valley e Texas, sembrano interessati a una monarchia medievale digitale con intelligenza artificiale. (La Stampa)