Esami del sangue in farmacia, inattendibilità fino al 200%: il servizio de "Le iene" fa luce sugli errori macroscopici
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– Gli esami in farmacia sono davvero attendibili? Già l’inchiesta apparsa sul Corriere della Sera qualche giorno fa, nella rubrica “Dataroom” a cura di Milena Gabanelli, aveva sollevato più di qualche dubbio, ieri sera il servizio mandato in onda da “Le Iene” a firma di Gaetano Pecoraro ha evidenziato non poche criticità rilevando che nei test delle farmacie sono presenti margini di errore fino al 200% rispetto agli esami del sangue effettuati in laboratorio. (FNOB)
La notizia riportata su altre testate
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Su Poct (Point of care test) e analisi ematochimiche in farmacia la polemica non si placa ma addirittura monta. Perché dopo i due reportage del Corriere della Sera (a cura di Milena Gabanelli e Simona Ravizza) e de Le Iene (la trasmissione di Italia1), è bastato la settimana scorsa che la Conferenza Stato-Regioni approvasse la nuova Convenzione tra Ssn e farmacie perché contro i servizi si (ri)scagliassero la Fnob (Ordine dei biologi), la Fismelab (Federazione italiana società medicine di laboratorio), la Sibioc (Società italiana di biochimica clinica e biologia) e soprattutto l’Anaao-Assomed, il più rappresentativo tra i sindacati dei medici ospedalieri. (Pharmacy Scanner)
A ufficializzarlo una nota diffusa ieri dal segretario nazionale dell’associazione, Pierino Di Silverio, che critica l’accordo perché «compromette la tutela della qualità e l’attendibilità dei servizi resi agli utenti, cui si aggiungono la grave e palese invasione delle competenze di medici e altri professionisti sanitari e le inaccettabili ricadute anche in termini di incremento della spesa sanitaria». (Fpress)

In particolare, si afferma che i farmacisti potrebbero firmare referti di esami di prima istanza, suggerendo che le attrezzature in farmacia sarebbero simili a quelle dei laboratori di analisi. L'intesa sull'accordo collettivo nazionale per le farmacie fa infuriare i Biologi. (Fanpage.it)
Roma 7 marzo 2025 – “Saranno pure candidamente ‘sorpresi’, i farmacisti, della circostanza che benemerite categorie come medici e biologi, da decenni abilitati all’esercizio di specifiche competenze professionali in materia di esami di laboratorio, abbiano avuto da ridire sulla possibilità che tali prestazioni possano essere eseguite e refertate anche in farmacia. (FNOB)
– I farmacisti che firmano i referti diagnostici, le analisi effettuate in farmacia e non soltanto nei laboratori: procedure inattendibili e illegali che pongono il tema dello sconfinamento degli ambiti professionali senza le adeguate competenze. (FNOB)