Concordato Preventivo Biennale, le forti perplessità di Federaziende

Concordato Preventivo Biennale, le forti perplessità di Federaziende
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Leccenews24 ECONOMIA

Il nuovo Concordato Preventivo Biennale (CPB) , introdotto con l'obiettivo di instaurare un rapporto di maggiore collaborazione tra contribuenti e Fisco, sta suscitando non poche critiche. In particolare, Federaziende , una delle maggiori confederazioni nazionali delle piccole e medie imprese, ha espresso seri dubbi sulla reale efficacia e sulla equità di questo strumento. Cos'è il Concordato Preventivo Biennale? Il CPB è un accordo tra il contribuente e l'Agenzia delle Entrate che permette di definire preventivamente l'importo delle tasse da pagare per un periodo di due anni. (Leccenews24)

Su altri media

Questa è la valutazione di CNA territoriale di Treviso, dopo aver raccolto dai propri responsabili fiscali le prime stime di adesione allo strumento elaborato dall’Agenzia delle Entrate. «Il concordato biennale assomiglia più a un “condono a lotteria” che non a una misura per aiutare le imprese a semplificare il rapporto con il fisco, così come invece è stata presentata». (Oggi Treviso)

La Circolare n. Con l’obiettivo di agevolare il rispetto delle normative fiscali, il Decreto Legislativo n. 13/2024 ha introdotto il Concordato Preventivo Biennale (Cpb), un nuovo strumento pensato per contribuire alla corretta dichiarazione dei redditi. (lentepubblica.it)

Leo a Telefisco: “Controlli rafforzati per chi non aderisce al concordato” 19 settembre 2024 (Il Sole 24 ORE)

Con la scissione patto bloccato

La prima, con riferimento al 31… la Circolare n. (Fiscal Focus)

Secondo quanto previsto dalla normativa, per il primo anno di applicazione del CPB, il contribuente può aderire alla proposta di concordato entro il termine di presentazione della dichiarazione annuale dei redditi (31 ottobre 2024). (MySolution)

Fanno scattare la preclusione o la cessazione “in corsa” del patto col fisco anche le modifiche alla compagine sociale salvo che non si tratti di una mera modifica alle ripartizioni delle quote di partecipazione all’interno della medesima società. (Italia Oggi)