Stop gas da Gazprom alla Moldova, il Paese si prepara a gravi black out: il comunicato dell'azienda

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Gazprom ha annunciato che azzererà le forniture di gas alla Moldova dal 1° gennaio 2025, a causa del debito non saldato dal governo moldavo. La compagnia russa ha inviato una notifica a Moldovagaz, con la decisione che potrebbe comportare gravi disagi per il Paese, che si prepara a interruzioni dell’energia elettrica. Stop del gas alla Moldavia Il comunicato di Gazprom Rischio black out Stop del gas alla Moldavia Gazprom ha comunicato ufficialmente la decisione di sospendere completamente le forniture di gas alla Moldavia a partire dal primo gennaio 2025. (Virgilio Notizie)

La notizia riportata su altre testate

I mercati, in maniera razionale, avevano già cominciato a preoccuparsi, vedendo che la Russia ammass… È il quarto consecutivo in tempo di guerra, sì, perché il rialzo delle quotazioni del gas era già cominciato nel settembre del 2021, mesi prima dell’invasione dell’Ucraina del 24 febbraio 2022. (La Stampa)

Tutto questo avviene mentre, seppur senza trend esplosivi, il prezzo ritorna a salire impattando sia sull'attività delle imprese del (Inside Over)

Come avviarsi fischiettando a una nuova crisi energetica. (Il Fatto Quotidiano)

Giannantonio Mingozzi (PRI): I conflitti alzano il prezzo di gas ed elettricità, è l'ora dei giacimenti dell'Adriatico

Con la fine del transito attraverso l’Ucraina verranno a mancare 15 mldmc e rimarranno solo i 20 mldmc via gas naturale liquefatto (Gnl), sempre che non li vogliamo sanzionare, cosa improbabile. Non serve scomodare teorie cospirative, ma chi sta traendo grande beneficio dalla fine delle forniture di gas dalla Russia sono gli americani, e meno male che ci sono, altrimenti le nostre bollette sarebbero ben più salate. (ilmattino.it)

'Com'era nelle più facili previsioni, la decisione della Russia di chiudere dal 1° gennaio il gasdotto che attraversa l'Ucraina verso l'Europa e consente grandi approvvigionamenti sta... (Virgilio)

E consideriamo anche che le scorte degli Stati Europei si stanno consumando più in fretta degli anni scorsi causa le temperature più basse; in questo quadro che preoccupa non va sottovalutato neppure l’imperativo del presidente USA Donald Trump che invita (meglio sarebbe dire ricatta) i Paesi europei ad aumentare l’acquisto di petrolio e GNL dagli Stati Uniti per evitare nuovi dazi commerciali. (ravennanotizie.it)