Leucemia linfatica cronica

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Che cosa significa ricevere la diagnosi di un tumore «buono»? Si può guarire? Quanto durano le cure? Hanno una durata fissa o vanno continuate per sempre? Le risposte degli esperti alle domande più frequenti di malati e familiari che devono affrontare questa neoplasia del sangue per la quale oggi sé possibile parlare di lunga «remissione». Con Felice Bombaci Coordinatore Nazionale Gruppi di Pazienti Ail, Paolo Ghia direttore del Programma Strategico sulla Leucemia Linfatica Cronica, Irccs Ospedale San Raffaele di Milano e Marco Vignetti presidente Fondazione GIMEMA «Franco Mandelli». (Corriere TV)

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È una forma di leucemia a crescita lenta, che non di rado può essere tenuta soltanto «sotto controllo» perché non dà sintomi e non progredisce. «Il decorso della patologia, però, è molto variabile da persona a persona: alcuni hanno una malattia molto stabile che non richiede alcun trattamento o lo richiede solo dopo anni, mentre in altri casi le cure vanno iniziate sin dalla diagnosi» ha spiegato Paolo Ghia, direttore del Programma Strategico sulla Leucemia Linfatica Cronica all’Irccs Ospedale San Raffaele di Milano, intervenuto a Il Tempo della Salute nell’incontro in cui si è discusso delle nuove terapie che allungano e migliorano le prospettive dei pazienti. (Corriere della Sera)

Leucemia linfatica cronica, nuove speranze dalla ricerca: le terapie per contrastare la patologia

La LLC rientra nel gruppo della malattie neoplastiche del sangue, e consiste in un significativo accumulo di linfociti non solo nel torrente circolatorio, ma anche nel midollo osseo e negli organi linfatici. (il Giornale)