Famiglia Honda Hornet: arrivano la CB1000 e la CB1000 SP

Famiglia Honda Hornet: arrivano la CB1000 e la CB1000 SP
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Il 2023 è stato l’anno del grande ritorno, per il 2025 la Honda Hornet cresce di cilindrata e arriva un nuovo modello di punta per la famiglia, la CB1000 Hornet, in versione standard e SP. La nuova Honda CB1000 Hornet punta ad affermarsi in un segmento in cui di recente la casa giapponese non ha avuto un presidio, ovvero quello delle maxi naked ad alte prestazioni. Andiamo a scoprire come è fatta. Partiamo dal cuore della nuova CB1000 che, com’è facile intendere, non è più un bicilindrico parallelo ma un quattro in linea. (Dueruote)

Ne parlano anche altri media

Dopo averla anticipata a EICMA 2023, all’edizione 2024 del Salone Honda porta la versione definitiva della sua maxi naked, la CB1000 Hornet. La ciclistica si basa su un telaio a doppio trave in acciaio, con sospensioni Showa completamente regolabili e freni Nissin. (EICMA)

Anzi, le moto, perché la nuova CB1000 Hornet è proposta in due versioni: quella che potremmo definire standard e la Hornet CB1000 SP, quest’ultima caratterizzata da un temperamento un po’ più “pepato”. (inSella)

Partiamo dal motore 4 cilindri in linea da 1000 cc, derivato dalla CBR1000RR della generazione 2017-2019 e capace di erogare 152 CV a 11.000 giri/min con 104 Nm di coppia a 9.000 giri/min; naturalmente l’omologazione è Euro5+. (Red-Live)

E se la CB1000 Hornet fosse elettrica? Ecco cosa ci mostra un brevetto

Assieme alla nuova Honda CB1000 Hornet, per il 2025 la Casa di Tokyo ha presentato anche la versione SP. L’obiettivo è chiaro: solleticare il palato anche dei motociclisti più sportivi. (Red-Live)

Spuntano i disegni di quella che potremmo chiamare una Honda CB1000R elettrica. Tanto in comune con la sorella maggiore, ma anche un enorme pacco batterie e ricarica in DC. (Vaielettrico.it)

Che Honda fosse al lavoro sull'implementazione della tecnologia elettrica nella propria gamma non è certo un mistero, i piani parlano di almeno dieci modelli già entro il 2025, ma un nuovo brevetto depositato dalla Casa di Tokyo è quanto mai interessante. (Moto.it)