L’Inter travolge l’Udinese e consolida il primo posto
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Non c’è partita, a San Siro, dove l’Inter ha piegato l’Udinese con un perentorio 2-0 nella trentesima giornata di Serie A. I nerazzurri, che confermano il loro dominio in classifica, hanno imposto un ritmo insostenibile per una squadra bianconera in evidente difficoltà, costretta a rinunciare a Thauvin e Sánchez per infortunio. Runjaic, cercando di tamponare le assenze, ha optato per un 3-5-1-1 con Ekkelenkamp a supporto di Lucca e Atta inserito nella mediana insieme a Karlstrom e Lovric. Una scelta che, tuttavia, non ha evitato un approccio tremolante, incapace di contenere la pressione degli uomini di Inzaghi.
Già al 12’, l’Inter ha spezzato ogni resistenza: Dimarco, sovrapponendosi con la consueta fluidità, ha servito un cross rasoterra per Arnautovic, che non ha sbagliato il tap-in. Un gol che ha proiettato i padroni di casa in un match senza storia, nonostante le premesse di Inzaghi, il quale aveva sottolineato la pericolosità di un avversario storicamente complicato. “L’Udinese ci ha sempre creato problemi”, aveva dichiarato il tecnico a Dazn, evidenziando la necessità di lucidità in vista di uno scontro fisico e tecnico. Parole che, però, non hanno trovato riscontro sul campo, con i friulani incapaci di reagire al gioco aggressivo degli interisti.
Sul piano individuale, spiccano le parole di Inzaghi su Lorenzo Lucca, attaccante udinese più volte accostato alla squadra milanese. “Ottimo giocatore, sta facendo bene da parecchio”, ha commentato il mister a Sky, senza nascondere un possibile interesse. Un giudizio che, però, non ha influito sull’esito della partita, dove l’Inter ha mantenuto il controllo senza mai abbassare l’intensità, nonostante le defezioni citate dallo stesso allenatore.
La rete di Arnautovic, che virtualmente allunga il vantaggio sul Napoli a +6, ha chiuso una prima frazione di gioco monodirezionale, con l’Udinese inerte e l’Inter padrona assoluta del centrocampo. Una superiorità confermata nel secondo tempo, con il raddoppio che ha definitivamente spento ogni velleità ospite. Senza concedere spazi, i nerazzurri hanno gestito il vantaggio con maturità, dimostrando una solidità che li rende sempre più candidati allo scudetto.