Blitz antiterrorismo in Italia, arrestati cinque giovani affiliati a Isis e Al Qaeda

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In un'operazione coordinata dalla Procura di Bologna e dalla Procura nazionale antimafia e antiterrorismo, i Carabinieri del Ros hanno arrestato cinque giovani di origine straniera, residenti in Italia, accusati di aver costituito o fatto parte di un'associazione terroristica a sostegno di Al Qaeda e dello Stato Islamico. L'indagine, che ha coinvolto sia il reparto Anticrimine bolognese guidato dal tenente colonnello Luca Latino, sia l'Antiterrorismo di Roma, ha portato all'esecuzione di quattro misure cautelari in carcere, mentre un quinto indagato è attualmente ricercato all'estero.

Gli investigatori hanno scoperto che il gruppo, composto da giovanissimi, promuoveva il terrorismo islamico nel Nord Italia. La 'testa' del gruppo di propaganda jihadista, sgominato dal Ros dei carabinieri, era una giovane pachistana cresciuta e residente a Bologna, la quale, secondo gli inquirenti, mostrava un particolare attivismo e un'incessante opera di proselitismo. Utilizzando i social media, i membri del gruppo cercavano di reclutare nuovi seguaci, diffondendo ideologie radicali e sostenendo le attività di Isis e Al Qaeda.

Anna Maria Cisint, europarlamentare della Lega ed ex sindaco di Monfalcone, ha commentato l'operazione antiterrorismo, sottolineando come questa vicenda confermi la presenza di un'ideologia radicalizzata tra alcuni giovani stranieri in Italia. Secondo Cisint, la troppa manodopera straniera rappresenta una minaccia per la sicurezza nazionale, evidenziando la necessità di un maggiore controllo e monitoraggio delle attività di questi gruppi.

L'operazione, condotta nella mattinata della Vigilia di Natale, ha visto l'impiego di numerosi agenti e mezzi, con perquisizioni e arresti effettuati in diverse città italiane.