Omicidio Vassallo, 4 arresti: “50 mila euro per ucciderlo”

Salerno. L’omicidio del sindaco pescatore di Pollica Angelo Vassallo fu deciso dall’imprenditore delle sale cinematografiche Giuseppe Cipriano, pianificato ed eseguito dal carabiniere Lazzaro Cioffi, da Cipriano e dal pentito di camorra Romolo Ridosso che con lui partecipò a un sopralluogo due giorni prima, e le indagini furono scientificamente depistate sin da subito dal colonnello dei … (Il Fatto Quotidiano)

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Il colonnello Fabio Cagnazzo, che compirà 54 anni il 27 novembre, viene da una famiglia di carabinieri. Maresciallo il nonno, generale in congedo il padre. Lui è l’uomo che ha catturato 180 latitanti ed era capo dei Ros a Palermo quando venne arrestato Totò Riina. (Open)

Mio padre l’aveva scoperto e cercava di contrastarlo. «Finalmente! Aspettavamo da tempo questo giorno. (ilmattino.it)

“Fa veramente male”, lo ripete Antonio Vassallo, figlio del sindaco di Pollica Angelo ucciso il 5 settembre 2010. Uno di loro, Fabio Cagnazzo, avrebbe non solo avuto un ruolo nella tragedia, ma si sarebbe reso autore di depistaggi per deviare altrove le indagini della Procura di Salerno (Virgilio Notizie)

Il delitto Vassallo, arrestati i presunti mandanti. Due sono carabinieri

«Angelo, credo, è stato uc… Due carabinieri al centro dell’uccisione di un sindaco, che storia è? (La Repubblica)

Sopralluogo fatto con Lazzaro Cioffi e Giuseppe Cipriano per verificare la presenza di telecamere lungo le strade che i killer di Angelo Vassallo avrebbero dovuto percorrere per mettere a segno il loro piano criminale. (ilmessaggero.it)

Sono Fabio Cagnazzo, ufficiale dei carabinieri per molti anni in servizio a castello di Cisterna e poi comandante provinciale a Frosinone; Lazzaro Cioffi, all’epoca dell’omicidio anch’egli carabiniere, successivamente arrestato e condannato nell’ambito di una inchiesta sullo spaccio di stupefacenti nel Parco Verde di Caivano; Giuseppe Cipriano, titolare di una sala cinematografica a Scafati, in provincia di Salerno; Romolo Ridosso, che sarebbe vicino a un clan camorristico di Scafati. (il manifesto)