Jaffa, spari alla fermata del tram: sei morti tra i pendolari. È il ritorno del terrorismo

Su Tel Aviv sta calando un silenzio spettrale quasi del tutto inedito nella città solitamente paralizzata dal traffico dell’ora di punta. Le strade si svuotano, i negozi chiudono, pub e ristoranti sono deserti. Le disposizioni del Comando del fronte interno parlano chiaro: tutti i cittadini di Tel Aviv e di Jaffa - la parte araba e più antica della città - «devono restare nei pressi dei rifugi ed evitare qualsiasi spostamento non necessario ed escludere attività all’aperto». (ilmessaggero.it)

La notizia riportata su altre testate

Lev Kreitman, trentenne riservista, era in strada mentre si stava consumando l'attacco terroristico costato la vita a sette persone. I jihadisti, uno armato con un fucile e l'altro con un coltello, hanno preso di mira le persone a una fermata del tram nei pressi di Tel Aviv (la Repubblica)

Inbar Segev-Vigder, la giovane mamma uccisa nell'attentato a Jaffa (Tel Aviv) che ha salvato il suo piccolo Ari, di nove mesi, proteggendolo con il suo corpo - ANSA (Avvenire)

Inbar era un’insegnante di educazione fisica. Tra le sette vittime dell’attacco terroristico di ieri sera a Jaffa c'è anche Inbar Segev Vigdar , 33 anni, colpita mentre aveva con sé il suo bambino di nove mesi, che ha protetto con il suo corpo dagli spari salvandolo. (Gazzetta del Sud)

Attentato a Jaffa, giovane sopravvissuto al massacro del Festival Nova apre il fuoco e neutralizza un terrorista (La Stampa)

Era al Festival Nova il 7 ottobre, quando Hamas massacrò tanti giovani israeliani, colpevoli di volersi divertire. Lev Kreitman negli ultimi mesi ha vissuto molti traumi. (il Giornale)

La moglie, Inbar Segev-Vigder, 33 anni, è una delle sette persone uccise nell’attentato di ieri a Jaffa, nel sud di Tel Aviv. Ha salvato nostro figlio Ari», racconta all’emittente Kan il marito Yaari Vigder. (Moked)