Genova, ha perso la casa per il crollo del ponte Morandi, col risarcimento ha aperto un negozio di canapa: “E adesso dovrò di nuovo ripartire da zero"

Per saperne di più:
PNRR

Ha visto il ponte Morandi accartocciarsi sotto ai suoi occhi, quella mattina maledetta del 14 agosto. “La mia casa era al civico 10 di via Porro. Proprio dal pilone: con vista ponte. Ricordo che stavo prendendo un caffè ed è crollato il mondo. Siamo schizzati via”. Mauro Vannuccini ha 39 anni ed è uno degli sfollati di via Porro. Quel giorno del 2018 - quando 43 persone hanno perso la vita – la s… (La Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Il provvedimento vuole impedire il consumo di questo prodotto derivato dalla canapa, in cui c'è un basso contenuto di THC, il componente psicoattivo comunemente associato all’effetto stupefacente della marijuana, mentre ha maggiori quantità di CBD, principio attivo che provoca un più blando effetto di rilassatezza. (BergamoNews.it)

Cannabis light: il Governo affossa ogni innovazione agricola (Today.it)

Una norma che spegne il rinnovato entusiasmo verso una filiera che ha fatto la storia del Polesine e che sembrava destinata a una ripresa. Che per il momento, come nota la Cia, sembra andare in fumo. Con danni immediati a numerose aziende, almeno una decina quelle in Polesine. (La Voce di Rovigo)

Cannabis light illegale: l'approdo del ddl alla Camera slitta a settembre. Ferrari (Pd): "Decisione vergognosa e antiscientifica che affosserà un settore fiorente"

La cannabis light potrebbe avere le ore contate dopo l’emendamento al ddl sicurezza approvato nei giorni scorsi in una seduta delle commissioni Affari costituzionali e giustizia della Camera. A Campogalliano c’è un’azienda di nicchia, Villa Canapa, che produce canapa italiana e cannabis light, ovvero la pianta senza il principio attivo thc, utilizzate in diversi modi, da quello alimentare a quello cosmetico o tessile. (il Resto del Carlino)

PESCARA. Non ne fa una questione ideologica, ma di tutela di un mercato che, anche in Abruzzo, conta imprese e start up, che hanno investito nella produzione di canapa. (Il Centro)

"I danni di questa assurdità li pagheranno gli agricoltori e i lavoratori del comparto agroindustriale della canapa da estrazione - spiega la deputata trentina -, i consumatori e soprattutto tutti quei malati che, grazie alle cure a base di cannabis light, stavano riscontrando sostanziali benefici nella terapia del dolore. (il Dolomiti)