Cittadinanza. “Le opposizioni approfittino dell’apertura di FI”

“Da un decennio il Parlamento rimbalza da una camera all’altra proposte per cambiare l’attuale legge sulla cittadinanza, rivelatasi, nel paese reale, obsoleta e soprattutto superata dai fatti. Un paese vecchio e in arretramento culturale come il nostro dovrebbe avere tra le sue priorità gli strumenti per facilitare l’acquisizione di diritti (e quindi l’intestazione di doveri) da parte di persone che già vivono, studiano, producono, fanno sport, fanno figli in Italia (Estense.com)

Ne parlano anche altri media

Ci risiamo. Ancora una volta, ci tocca assistere al solito spettacolo su Facebook, quello in cui la politica diventa una passerella virtuale, un palcoscenico in cui si mettono in scena emozioni ben confezionate, buoni sentimenti, e una spruzzatina di demagogia. (Giornale La Voce)

A volte tornano le parole della canzone «destra e sinistra» in cui Giorgio Gaber fa la parodia dell'ideologia di ogni colore e non puoi non dargli ragione. Quest'ipotesi di riforma prevederebbe la concessione della cittadinanza ai minori stranieri nati in Italia, o comunque arrivati entro i 12 anni, che abbiano completato un ciclo scolastico di cinque anni. (il Giornale)

In un’intervista a Repubblica, Russo evidenzia che il Partito Democratico (PD), essendo tornato in una posizione di forza, potrebbe aprire un dialogo costruttivo su questo tema, purché abbandoni l’idea dello ius soli, che non ha possibilità di successo nell’attuale legislatura a causa dell’opposizione della maggioranza. (Tecnica della Scuola)

Ius scholae, scontro nella maggioranza. L’apertura di FI non piace a Lega e FdI: “Non si faccia tirare per la giacca dalle opposizioni”

un amico, a cui chiesi perché non aveva fatto battezzare i propri figli al momento della nascita, mi rispose che preferiva lasciare loro la libertà di essere battezzati solo quando, diventati adulti, fossero in grado di comprendere l’importanza del sacramento e cosa significasse per loro in futuro. (Corriere della Sera)

Italiana lo è diventata solo dieci anni fa: nata a Cittadella (Padova) nel 1998, è diventata cittadina solo dopo che il padre ha ottenuto il passaporto. Una bambina che, vent’anni dopo, avrebbe trascinato la nazionale di pallavolo femminile all’Oro olimpico. (Corriere della Sera)

Archiviata momentaneamente, anche dalle opposizioni, l'ipotesi dello Ius soli, sulla quale la chiusura della maggioranza è netta, si fa strada sempre più l'idea di uno Ius scholae, legato alla frequentazione di cicli di studio nel nostro Paese da parte di bambini nati da genitori immigrati. (La Stampa)